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My Daughter’s Hair conquista il premio Alice nella Città

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My Daughter's Hair conquista il premio Alice nella Città
My Daughter's Hair conquista il premio Alice nella Città
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Il festival Alice nella Città, parte integrante della Festa del Cinema di Roma, ha messo in luce quest’anno il potere del cinema come strumento di riflessione e dialogo sociale. Tra i film in competizione, ha brillato “My Daughter’s Hair” di Hesam Farahmand, che ha conquistato il premio come Miglior Film. Questa pellicola racconta la storia di Rafa, una giovane ragazza iraniana, e il suo rapporto con la famiglia, affrontando le difficoltà economiche che vive. L’acquisto di un computer usato, apparentemente un gesto semplice, si trasforma in un catalizzatore di tensioni familiari e sociali, rivelando le disparità economiche che caratterizzano la società iraniana contemporanea.

La storia di Rafa non è solo un racconto di crescita personale, ma un potente riflesso delle sfide che tanti giovani affrontano, non solo in Iran, ma in tutto il mondo. Le difficoltà legate all’accesso all’istruzione e alle risorse tecnologiche sono temi universali che risuonano profondamente, specialmente in un’epoca in cui l’istruzione è sempre più mediata dalla tecnologia. Il film di Farahmand riesce a catturare queste dinamiche con una narrazione sensibile e coinvolgente, dimostrando come il cinema possa fungere da specchio per le problematiche sociali.

Riconoscimenti e menzioni speciali

Accanto a “My Daughter’s Hair”, la giuria ha assegnato una menzione speciale a “La Piccola Amélie” di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade. Questa pellicola, un adattamento animato del romanzo autobiografico di Amélie Nothomb, offre uno sguardo poetico e delicato sulla vita di una giovane ragazza. La scelta di un film animato per una menzione così prestigiosa evidenzia l’importanza dell’animazione come forma d’arte capace di affrontare tematiche complesse in modo accessibile e creativo.

Un altro film che ha catturato l’attenzione è “Anemone”, un dramma familiare diretto da Ronan Day-Lewis, che segna il ritorno sul grande schermo del celebre attore Daniel Day-Lewis, padre del regista. Questo film esplora le dinamiche familiari e i conflitti generazionali attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.

Premiazioni e giovani talenti

All’interno della sezione Panorama Italia, il premio del pubblico per il Miglior Film è andato alla commedia “2 Cuori e 2 Capanne” di Massimiliano Bruno. Questa pellicola affronta le relazioni interpersonali in modo leggero e divertente, offrendo al contempo spunti di riflessione. La commedia ha sempre avuto un posto speciale nel cuore del pubblico italiano, e il successo di questo film dimostra quanto sia importante il cinema che riesce a far sorridere e riflettere.

I premi per i giovani talenti non sono mancati. Adalgisa Manfrida ha vinto i premi Rb Casting e Unita come miglior giovane interprete per il suo ruolo in “L’Ultimo Schiaffo” di Matteo Oleotto. La premiazione di giovani attori è fondamentale per la crescita del panorama cinematografico italiano, poiché incoraggia le nuove generazioni a esplorare e sviluppare il loro talento.

L’importanza del cortometraggio

Per quanto riguarda i cortometraggi, il premio per il miglior corto internazionale è stato assegnato a “Rage” di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat, una pellicola che affronta in modo incisivo temi di grande attualità. Il Premio Raffaella Fioretta per il miglior corto del Panorama Italia è andato a “Bratiska” di Gregorio Mattiocco, sceneggiato da Alessandro Cedola. Questi riconoscimenti evidenziano l’importanza del cortometraggio come forma d’arte in grado di veicolare messaggi profondi in un tempo relativamente breve.

Quest’anno, il festival ha visto la partecipazione di ben 10.265 studenti delle scuole primarie e secondarie, un chiaro segno del forte legame tra il cinema e le nuove generazioni. In particolare, 9.242 studenti hanno partecipato alle proiezioni riservate alle scuole, coinvolgendo 144 istituti e 441 classi. A questi si aggiungono 1.023 studenti coinvolti nelle attività formative del pomeriggio, a dimostrazione dell’impegno del festival nell’offrire esperienze educative e formative attraverso il cinema.

Alice nella Città continua a rappresentare un’importante piattaforma per i giovani, non solo per la visibilità dei film, ma anche per il dibattito e la riflessione che suscita. L’approccio del festival, che unisce proiezioni, workshop e attività didattiche, contribuisce a formare un pubblico critico e consapevole, capace di apprezzare la ricchezza e la complessità del panorama cinematografico contemporaneo.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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