Roma è una città che, oltre alla sua bellezza storica e culturale, deve affrontare il problema della criminalità organizzata. Recentemente, un’importante operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma ha portato all’arresto di due uomini accusati di aver tentato di estorcere due milioni di euro a un consulente di un’azienda di import-export di prodotti tecnologici. Questo caso ha evidenziato non solo l’estorsione, ma anche i legami con figure di spicco della criminalità romana.
I protagonisti dell’estorsione
Gli arrestati, Alessandro Capriotti, 49 anni, soprannominato “er Miliardero”, e Lorenzo Marinucci, entrambi con un passato criminale, sono accusati di estorsione aggravata. Capriotti ha legami con la temuta Banda della Magliana, mentre Marinucci ha cercato di sfruttare la vulnerabilità economica del consulente per ottenere un guadagno illecito. La vicenda ha avuto inizio alla fine del 2022, quando il consulente ha avviato una collaborazione commerciale con Marinucci.
- La società acquirente si è rivelata insolvente.
- Marinucci ha iniziato a esercitare pressioni e minacce.
- Il consulente ha deciso di contattare le autorità.
L’indagine e l’operazione
Dopo aver subito minacce e intimidazioni, il consulente ha contattato le forze dell’ordine, dando avvio a un’indagine che ha richiesto settimane di lavoro investigativo. I Carabinieri hanno monitorato i movimenti dei due indagati, raccogliendo prove sufficienti per procedere al fermo. L’operazione si è conclusa in una clinica privata di Roma, dove Capriotti e Marinucci sono stati trovati insieme a Salvatore Nicitra, ex boss della Banda della Magliana, e Riccardo Brugia, ex militante dei Nar.
Durante il blitz, Brugia è stato arrestato per possesso di un revolver, mentre Nicitra è stato fermato per violazione delle prescrizioni della sua misura di prevenzione. Le perquisizioni domiciliari hanno svelato dettagli inquietanti:
- 33 mila euro in contanti
- Gioielli con diamanti
- Un orologio dal valore di 250 mila euro
- Diverse opere d’arte, tra cui 18 quadri e due vasi monumentali di probabile porcellana cinese
L’importanza dell’operazione
Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità a Roma, ma mette in luce le sfide persistenti che le forze dell’ordine affrontano. La presenza di figure come Nicitra e Brugia indica che la criminalità organizzata non è solo una questione locale, ma coinvolge una rete di collegamenti tra diverse organizzazioni. La Direzione Distrettuale Antimafia continua a indagare per scoprire eventuali ulteriori legami tra i fermati e altri gruppi criminali.
Il caso non è solo un esempio di estorsione, ma riflette le tensioni e le complessità del panorama della criminalità organizzata a Roma. La determinazione del consulente di non cedere alle minacce e di rivolgersi alle autorità è un segnale di speranza. Tuttavia, questo episodio sottolinea anche la necessità di un impegno costante da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza e la legalità nella capitale. La lotta contro l’estorsione richiede non solo interventi repressivi, ma anche un’attenzione continua alle dinamiche economiche e sociali che possono rendere vulnerabili le persone e le imprese.