Home News Iervolino vince il duello sul tax credit cinema, ma Alessandro Giuli resta fermo sulla revoca di 66 milioni
News

Iervolino vince il duello sul tax credit cinema, ma Alessandro Giuli resta fermo sulla revoca di 66 milioni

Share
Iervolino vince il duello sul tax credit cinema, ma Alessandro Giuli resta fermo sulla revoca di 66 milioni
Iervolino vince il duello sul tax credit cinema, ma Alessandro Giuli resta fermo sulla revoca di 66 milioni
Share

La recente decisione della Corte di Appello di Roma ha rappresentato una svolta significativa nella controversa vicenda legata a Sipario Movies, la società di produzione cinematografica fondata da Andrea Iervolino e lady Monika Bacardi. La Corte ha respinto il ricorso presentato da David Peretti, manager di fiducia di lady Bacardi, contro la sua revoca da liquidatore della società, una decisione già presa dal tribunale nella primavera scorsa. Questo sviluppo segna un punto a favore di Iervolino, che ha visto la sua posizione rafforzata in questa disputa legale, ma non risolve il problema principale legato alla revoca di 66 milioni di euro di tax credit.

La rottura tra Iervolino e Bacardi

La disputa tra Iervolino e Bacardi ha radici profonde e complesse. Dopo anni di collaborazione, la rottura tra i due soci è avvenuta nel 2024, dando inizio a una serie di cause legali. Sipario Movies, sotto la direzione di Bacardi, è stata al centro di questa controversia, che ha visto coinvolti anche altri attori del settore cinematografico. La revoca del tax credit, disposta dal ministero della Cultura guidato da Alessandro Giuli, rappresenta un capitolo cruciale di questa storia. Il ministero ha chiesto la restituzione di 66 milioni di euro, sostenendo che i fondi erano stati ottenuti in modo irregolare.

La decisione della Corte di Appello

Il nuovo decreto della Corte di Appello, firmato dal presidente Benedetta Orsetta Thellung de Courtelary, ha accolto l’opposizione dell’amministratore giudiziario di Sipario Movies, il professor Paolo Bastia, e di Iervolino stesso. Secondo la Corte, le scelte fatte da Peretti come liquidatore erano illegittime e non rispecchiavano il mandato ricevuto dall’assemblea della società. Questo ha portato alla conferma della revoca della sua nomina. Tuttavia, è importante sottolineare che questa decisione non affronta il problema della revoca del tax credit.

Le accuse e le conseguenze

La questione centrale riguarda le accuse mosse da Peretti, che ha presentato un documento dettagliato al ministero, sostenendo che le operazioni di Sipario Movies includevano costi gonfiati e pratiche irregolari, volte a ottenere indebitamente il tax credit. Il ministero, dopo aver esaminato la documentazione, ha deciso di agire in autotutela, revocando i 66 milioni di euro già concessi. Nonostante la decisione della Corte di Appello, non ci sono stati sviluppi significativi da parte della magistratura riguardo a eventuali procedimenti penali, lasciando il ministero in una posizione di stallo.

  1. Accuse di gonfiamento dei costi: Iervolino ha dichiarato che le accuse di gonfiamento dei costi sono infondate.
  2. Azione legale: Ha avviato un’azione legale contro l’ex direttore generale del Cinema, sostenendo che la sua condotta ha causato danni per quasi 50 milioni di euro.
  3. Trasparenza e legalità: Le preoccupazioni sulla gestione dei fondi pubblici pongono interrogativi sulla trasparenza e sulla legalità delle operazioni di produzione cinematografica.

Il caso di Sipario Movies non è solo una battaglia legale tra ex soci, ma rappresenta anche una riflessione più ampia sul sistema di finanziamento del cinema in Italia. I tax credit sono strumenti fondamentali per sostenere l’industria cinematografica, ma le accuse di irregolarità evidenziano la necessità di una maggiore vigilanza e di procedure più trasparenti.

La situazione di Sipario Movies rimane in bilico. Con 66 milioni di euro in gioco e un futuro incerto, le parti coinvolte sono chiamate a riflettere sulle conseguenze delle loro decisioni. La guerra legale tra Iervolino e Bacardi continua a suscitare l’interesse di osservatori e media, mentre l’industria cinematografica italiana segue con attenzione gli sviluppi di questa vicenda, che potrebbe avere ripercussioni significative per il panorama cinematografico nazionale.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.