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Educazione finanziaria in Piemonte: progressi nella media, ma persiste il gender gap

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Educazione finanziaria in Piemonte: progressi nella media, ma persiste il gender gap
Educazione finanziaria in Piemonte: progressi nella media, ma persiste il gender gap
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Il Piemonte si distingue come l’unica regione italiana perfettamente allineata alla media nazionale in tema di alfabetizzazione finanziaria, secondo l’Edufin Index 2024. Questo indice, elaborato dall’Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, è stato presentato durante il “Tour dell’Educazione Finanziaria” organizzato da Alleanza Assicurazioni, una compagnia del Gruppo Generali. L’evento, recentemente tenutosi a Torino, ha messo in evidenza l’importanza di una maggiore consapevolezza economica tra i cittadini.

Punteggi e posizionamento del Piemonte

Il punteggio del Piemonte, fissato a 56, indica una posizione intermedia rispetto al resto d’Italia. Infatti, molte altre regioni italiane si avvicinano a questo valore, ma nessuna supera il livello soglia di 60, che rappresenterebbe un’alfabetizzazione finanziaria sufficiente. In particolare, i dati mostrano che il Piemonte vanta un Behavioural Index di 58, superiore di due punti rispetto all’Awareness Index di 55, che misura la preparazione teorica sui temi finanziari e assicurativi.

Gender gap e giovani

Un aspetto preoccupante emerso dai dati è il persistente gender gap, che in Piemonte si manifesta in modo più marcato rispetto alla media nazionale. Le donne piemontesi hanno un punteggio medio di 54, rispetto ai 60 degli uomini, con una differenza di 6 punti. Questa disparità è leggermente superiore alla media nazionale, dove il gap è di 5 punti. Questi risultati suggeriscono che le donne in Piemonte hanno meno familiarità con i temi finanziari, un problema che necessita di attenzione, considerando l’importanza dell’educazione finanziaria per il raggiungimento di una vera equità di genere.

Particolarmente interessante è l’analisi della fascia di età tra i 18 e i 34 anni. Qui, i giovani piemontesi si rivelano meno preparati rispetto ai loro coetanei italiani, con un punteggio di 51 contro il 52 della media nazionale. Entrambi i valori sono lontani dalla sufficienza, evidenziando la necessità di interventi mirati per migliorare le competenze finanziarie delle nuove generazioni.

Iniziative per migliorare l’educazione finanziaria

Diverse iniziative sono state messe in campo per migliorare la situazione. Tra queste, segnaliamo:

  1. Programmi di formazione nelle scuole
  2. Workshop per adulti
  3. Campagne di sensibilizzazione rivolte a specifici gruppi sociali, come donne e giovani

L’obiettivo è colmare le lacune esistenti e fornire strumenti utili per una gestione finanziaria più efficace. In aggiunta, il contesto post-pandemia ha accentuato la necessità di una maggiore educazione finanziaria. Con l’aumento delle difficoltà economiche e la crescente complessità dei mercati, è fondamentale che le persone siano in grado di orientarsi e gestire le proprie finanze in modo proattivo.

In conclusione, l’Edufin Index 2024 mette in luce non solo i punti di forza del Piemonte, ma anche le aree che richiedono interventi significativi. La strada per una maggiore alfabetizzazione finanziaria è ancora lunga, ma con azioni mirate e una forte collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini, è possibile costruire un futuro in cui tutti possano affrontare le sfide economiche con maggiore sicurezza e competenza.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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