Dopo aver inaugurato con grande successo la 20/a Festa del Cinema di Roma, il film “La Vita Va Così” di Riccardo Milani si prepara a conquistare il grande pubblico italiano, debuttando nelle sale giovedì 23 ottobre. Questo atteso lungometraggio sarà distribuito in ben 650 copie su tutto il territorio nazionale, raggiungendo grandi città e province, sia nei circuiti cinematografici che nei principali multiplex, come The Space e UCI.
Il cast, che include nomi di spicco come Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio e Giuseppe Ignazio Loi, sarà protagonista di un tour di saluti in sala. Questa iniziativa offre l’opportunità agli appassionati di cinema di incontrare i protagonisti del film, rendendo l’esperienza cinematografica ancora più coinvolgente. La presenza del cast nelle varie città italiane è un modo per celebrare insieme l’arrivo del film sul grande schermo e per sottolineare l’importanza di un’opera che affronta temi attuali e profondi.
la trama di “la vita va così”
La trama di “La Vita Va Così” si sviluppa alla soglia del nuovo millennio, in un’ambientazione suggestiva nel sud della Sardegna, un luogo ancora incontaminato. Qui si intrecciano le vite di due uomini diametralmente opposti:
- Efisio Mulas: un pastore solitario e custode di una memoria storica legata alla sua terra, che vive immerso nella natura nella piccola casa dove è nato.
- Giacomo: il presidente di un potente gruppo immobiliare, simbolo di un’Italia proiettata verso il futuro e desiderosa di sviluppo, con l’intenzione di trasformare quella costa in un resort di lusso.
A sostenere Giacomo nel suo intento troviamo Mariano, il capo cantiere, che ha il compito di persuadere Efisio a cedere il suo terreno. Tuttavia, il rifiuto di Efisio di accettare l’ennesima offerta milionaria porta alla nascita di un conflitto che va oltre il semplice scontro tra affari e tradizione. La questione si complica ulteriormente con l’arrivo di Francesca, la figlia di Efisio, che si trova a fare i conti con le sirene del cambiamento e il legame profondo con la sua terra natale.
il ruolo delle istituzioni
In questo contesto di tensione, entrano in scena anche le istituzioni. Giovanna, una giudice che è cresciuta in quei luoghi, si ritrova a dover dirimere il conflitto tra le aspirazioni di modernità e la salvaguardia della tradizione. La sua figura rappresenta un elemento cruciale nella narrazione, poiché incarna il tentativo di trovare un equilibrio tra le diverse esigenze della comunità.
Il tema centrale di “La Vita Va Così” è la lotta per la propria identità e il valore delle scelte personali. Efisio, con il suo incrollabile “no” alle offerte milionarie, diventa simbolo di resistenza e di amore per la propria terra. La sua decisione di non cedere il terreno non è solo una questione economica, ma un atto di amore verso la memoria di chi l’ha preceduto e un richiamo a riflettere su cosa significhi davvero appartenere a un luogo.
produzione e impatto sociale
Il film, una produzione di Ourfilms e Wildside in associazione con Piperfilm e Medusa Film, con il supporto di Circle One in collaborazione con Netflix, si preannuncia come un’opera di grande impatto emotivo e sociale. La regia di Riccardo Milani, noto per la sua capacità di trattare temi complessi con uno sguardo umano e sensibile, promette di offrire al pubblico non solo intrattenimento, ma anche spunti di riflessione su questioni attuali e universali.
La scelta di ambientare la storia in Sardegna, un’isola ricca di tradizioni e bellezze naturali, contribuisce a dare un valore aggiunto alla narrazione. La Sardegna non è solo un contesto geografico, ma diventa un personaggio a sé stante, rappresentando le sfide e le opportunità di un territorio che sta affrontando il cambiamento. La pellicola invita a considerare le conseguenze delle scelte economiche e il loro impatto sulle comunità locali, offrendo uno sguardo critico su un tema di grande attualità in Italia e nel mondo.
Con l’arrivo di “La Vita Va Così” nelle sale, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in una storia che parla di legami familiari, di scelte difficili e di un futuro da costruire, sempre con un occhio rivolto al passato. La pellicola, quindi, non è solo un racconto di conflitto, ma un invito a riflettere su quanto sia importante, a volte, fermarsi e decidere autonomamente il proprio destino.