La vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, continua a suscitare grande attenzione e interrogativi, soprattutto alla luce di recenti sviluppi che potrebbero minare le fondamenta dell’alibi di Andrea Sempio, uno dei principali indagati nel caso. Un nuovo testimone, considerato un “supertestimone”, ha apportato elementi significativi che potrebbero mettere in discussione la validità dello scontrino del parcheggio presentato da Sempio, il quale sostiene di trovarsi a Vigevano nel giorno dell’omicidio.
Il supertestimone e la sua testimonianza
Il supertestimone si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Milano, affermando che lo scontrino del parcheggio di Vigevano, datato 13 agosto 2007 e relativo a un pagamento di un euro per un’ora di sosta in piazza Sant’Ambrogio, non appartiene ad Andrea Sempio né ai suoi familiari. Questa affermazione ha immediatamente attirato l’attenzione degli inquirenti, guidati dal procuratore aggiunto di Pavia, Stefano Civardi, e dalle pm Giuliana Rizza e Valentina De Stefano, che stanno portando avanti nuove indagini riguardanti il caso.
L’alibi di Sempio, basato proprio su quello scontrino, potrebbe dunque crollare. La testimonianza del supertestimone è stata giudicata credibile dai carabinieri, i quali hanno avviato ulteriori riscontri per verificare la veridicità delle sue affermazioni. Si ipotizza che questa persona possa essere il legittimo proprietario dello scontrino e che possa fornire prove sostanziali di trovarsi nel luogo e nel momento in cui Sempio sostiene di essere stato, in concorso con Alberto Stasi, anch’egli coinvolto nel caso.
La storia dello scontrino
Lo scontrino in questione ha una storia intricata. Ecco alcuni punti salienti:
- Data di consegna: Un anno dopo il delitto, il 4 ottobre 2008, Sempio lo consegnò ai carabinieri di Vigevano durante un secondo interrogatorio.
- Versione di Sempio: In un successivo interrogatorio del 10 febbraio 2017, Sempio spiegò che il biglietto era stato trovato da uno dei suoi genitori nella sua auto dopo il delitto.
- Interrogatorio della madre: La madre di Sempio, Daniela Ferrari, ha avuto un malore durante un’interrogazione con i carabinieri, proprio in relazione alle domande sul ticket e sulla sua amicizia con un vigile del fuoco di Vigevano, Antonio B..
Le tempistiche e i dettagli di questo scambio sono diventati un elemento cruciale nell’inchiesta, tanto che i detective della Skp Investigazioni hanno messo in discussione le coincidenze riportate da Sempio e dalla madre.
Contraddizioni e nuove indagini
Inoltre, i Sempio si sono resi conto di aver presentato risposte contraddittorie ai magistrati riguardo al recupero dello scontrino, ammettendo di aver commesso errori nel raccontare la sequenza degli eventi. La scoperta di appunti in casa Sempio ha portato gli inquirenti a indagare su possibili insabbiamenti avvenuti otto anni fa, suggerendo che ci siano state delle incongruenze nella gestione della prova.
Recentemente, le dichiarazioni di Fabrizio Gallo, legale dell’ex avvocato di Sempio, Massimo Lovati, hanno ulteriormente complicato la situazione. Durante un’intervista alla trasmissione “Ignoto X” di La7, Gallo ha messo in dubbio la solidità dell’alibi di Sempio, affermando che se l’indagato continua a fare affidamento su quello scontrino, sta correndo contro un muro, poiché secondo lui è falso. Queste affermazioni hanno riacceso il dibattito sulla validità delle prove presentate nel caso e sull’integrità del sistema giudiziario che ha gestito l’inchiesta.
In un contesto così complesso, Andrea Sempio si è trovato a dover affrontare non solo le accuse relative all’omicidio di Chiara Poggi, ma anche le implicazioni di un sistema giudiziario che, secondo alcuni, potrebbe aver subito pressioni esterne. Intervistato recentemente, Sempio ha parlato della sua situazione attuale, definendosi un “soldato in trincea” e mostrando segni di rassegnazione nei confronti di un processo che sembra non avere fine.
Con le indagini che continuano e la figura del supertestimone che assume sempre più centralità, il caso di Garlasco si dimostra essere un labirinto di verità e menzogne, in cui ogni nuovo elemento potrebbe cambiare radicalmente le sorti di chi vi è coinvolto. La questione dello scontrino e la sua autenticità si confermano come uno dei punti cruciali attorno ai quali ruotano le speranze e le paure di un’intera famiglia, ma anche di un sistema giudiziario che deve fare i conti con le sue ombre e i suoi errori.