Le principali borse europee si trovano attualmente in una fase di incertezza, con i future americani che indicano un avvio negativo. Milano si distingue come la piazza migliore, registrando un incremento dello 0,92%. Seguono Parigi con un +0,45% e Londra che cresce dello 0,23%. Al contrario, Madrid e Francoforte mostrano movimenti più contenuti, oscillando attorno alla parità.
Questa situazione di volatilità sui mercati finanziari è influenzata da vari fattori macroeconomici. Tra le notizie più rilevanti, si segnala che il deficit pubblico del Regno Unito è aumentato meno del previsto, portando alcuni analisti a rivedere le proprie previsioni economiche. Inoltre, gli investitori attendono importanti dati provenienti dagli Stati Uniti, tra cui:
- Le scorte di magazzino
- L’indice predittivo
- Le scorte preliminari di greggio secondo l’API (American Petroleum Institute)
Un altro aspetto da considerare è l’andamento delle valute. Il dollaro statunitense ha mostrato un rialzo, scambiandosi a 0,86 euro, 151,84 yen e 74,68 penny. Questo rafforzamento del dollaro ha ripercussioni sui mercati delle materie prime, in particolare sull’oro, il quale ha visto un incremento del 0,33%, raggiungendo il prezzo di 4.267,98 dollari l’oncia. Gli investitori continuano a rifugiarsi in beni considerati più sicuri, come l’oro, a causa dell’instabilità economica.
Un elemento di interesse è il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi, che è sceso a 78,5 punti. Questo è in linea con il differenziale tra Parigi e Berlino, suggerendo che il mercato obbligazionario sta cercando di stabilizzarsi. Il rendimento annuo dei Btp è calato di 0,8 punti, attestandosi al 3,36%, un valore che si allinea con quello dei titoli francesi. In Germania, il rendimento è sceso di 0,4 punti, raggiungendo il 2,57%.
Andamento delle materie prime
Nel settore delle materie prime, il prezzo del greggio WTI ha registrato un incremento dello 0,87%, portando il valore a 58,02 dollari al barile. Anche il gas naturale ha mostrato una performance positiva, salendo dello 0,62% e avvicinandosi ai 32 euro al megawattora. Questo aumento è significativo considerando le attese di una domanda crescente, soprattutto in vista dell’inverno.
Panoramica settoriale
Passando a una panoramica settoriale, i titoli del lusso hanno mostrato un andamento positivo, con aziende come Pandora (+2,55%) e Hermes (+1,44%) che hanno guidato il rialzo. Altri marchi noti come Cucinelli (+1,05%) e LVMH (+0,95%) hanno contribuito a questo trend, mentre Moncler ha visto un calo più contenuto, fermandosi a -0,4%.
Nel settore automobilistico, Stellantis ha brillato con un incremento del 1,85%, mentre Ferrari ha mostrato un incremento più moderato del 0,7%. La situazione di Volkswagen appare meno favorevole, con un calo dello 0,37%. Questo andamento riflette le sfide che il settore automobilistico sta affrontando, tra cui le difficoltà nella catena di approvvigionamento e le incertezze legate alla transizione verso veicoli elettrici.
Settore bancario
Nel comparto bancario, i movimenti sono stati variabili. Bper ha continuato la sua corsa, segnando un notevole +6,8%, incentivata dalla sua posizione sintetica in derivati sul 9,99% del capitale. Questo ha avuto un impatto positivo anche su Popolare Sondrio, che ha visto un aumento del 6,6%, essendo controllata all’80,7% da Bper. Unipol ha anche beneficiato di questo trend, registrando un incremento del 2,68%.
Al contrario, BNP Paribas ha visto una diminuzione del 1,1%, a causa di una condanna negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento in finanziamenti al regime del Sudan tra il 1997 e il 2011. Questa notizia ha avuto ripercussioni negative sulla fiducia degli investitori. Credit Agricole, invece, è rimasta sostanzialmente invariata, mentre Commerzbank ha ceduto lo 0,1%.
Sulla scia di un mercato bancario misto, Mps ha messo a segno un incremento del 2,54%, seguita da Intesa Sanpaolo che ha registrato un +1,2%. Unicredit e Banco BPM si sono mosse più cautamente, chiudendo rispettivamente a +0,67% e +0,57%. Questa disparità di performance tra le banche suggerisce che gli investitori continuano a valutare attentamente le singole situazioni finanziarie e le prospettive future di ciascun istituto.
In sintesi, l’andamento delle borse europee riflette un contesto di incertezze sia a livello macroeconomico che geopolitico, con i mercati che si preparano a recepire i dati attesi dagli Stati Uniti e a monitorare l’evoluzione delle dinamiche globali.