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Rieti: partite a porte chiuse dopo l’assalto al bus dei tifosi

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Rieti: partite a porte chiuse dopo l'assalto al bus dei tifosi
Rieti: partite a porte chiuse dopo l'assalto al bus dei tifosi
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Il mondo della pallacanestro è stato scosso da un tragico evento che ha colpito la città di Rieti. Le partite casalinghe della RSR Sebastiani Rieti, squadra militante nel campionato di Serie A2, si svolgeranno a porte chiuse fino alla conclusione delle indagini riguardanti l’assalto al pullman di tifosi pistoiesi. Questo drammatico episodio ha portato alla morte dell’autista Raffaele Marianella, un evento che ha suscitato un’ondata di dolore e indignazione.

decisione della federazione italiana pallacanestro

La decisione di giocare senza pubblico è stata presa in un consiglio straordinario della Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), convocato d’urgenza dal presidente Gianni Petrucci. Durante l’incontro, è emersa la necessità di garantire la sicurezza e la tutela dell’immagine della pallacanestro italiana in un momento così delicato. La procura della Fip ha avviato un’indagine, richiedendo al Tribunale federale di adottare misure cautelari fino al termine delle verifiche in corso. La durata di queste indagini è incerta e dipenderà dalla raccolta di prove e testimonianze.

il contesto dell’assalto

L’assalto al pullman è avvenuto in un contesto di crescente tensione tra le tifoserie, un fenomeno purtroppo non nuovo nel panorama sportivo italiano. Questi atti di violenza hanno minato la sicurezza degli eventi sportivi, spingendo le autorità a prendere posizioni ferme. Petrucci ha sottolineato che coloro che hanno partecipato all’assalto non possono essere considerati veri tifosi, ma delinquenti che danneggiano l’immagine dello sport e il lavoro di tanti appassionati e professionisti.

iniziative di lutto e sicurezza

In segno di lutto e rispetto per la figura di Marianella, il presidente Petrucci ha disposto un minuto di silenzio e il lutto al braccio per tutte le gare di questa settimana, in ogni campionato. Questo gesto di commemorazione è un modo per onorare la memoria della vittima e richiamare l’attenzione su un problema che affligge non solo il basket, ma l’intero panorama sportivo italiano.

In aggiunta, il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha partecipato alla riunione della Fip, sostenendo l’importanza di inviare un forte segnale contro le logiche delinquenziali. Buonfiglio ha espresso la sua volontà di collaborare con il ministro dello sport, Andrea Abodi, e il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, per rafforzare le misure di sicurezza negli eventi sportivi.

Il dramma di Rieti ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli stadi e sugli eventi sportivi in generale. È fondamentale che si continui a lavorare per costruire un ambiente sicuro per tutti gli sportivi e i tifosi, affinché la pallacanestro possa continuare a essere una fonte di gioia e unione per le comunità locali. Con l’auspicio che le indagini possano portare a una rapida risoluzione e che i responsabili di questi atti violenti siano puniti, il mondo del basket guarda avanti, impegnato a ricostruire la fiducia e a proteggere il vero spirito sportivo.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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