Richard Linklater, una delle figure più iconiche del panorama cinematografico contemporaneo, ha recentemente condiviso il suo pensiero sulla necessità di ribellarsi all’status quo in occasione della Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto il premio alla carriera. Le sue parole risuonano forti e chiare: “C’è sempre una rivoluzione nel cinema da qualche parte del mondo, c’è sempre qualcuno che fa qualcosa di diverso. L’arte e gli artisti devono ribellarsi allo status quo”. In un’epoca in cui le pressioni verso il conformismo e le logiche commerciali sembrano prevalere, Linklater invita a riflettere sull’importanza della creatività e della libertà espressiva.
la carriera di richard linklater
Nato nel 1960 a Houston, Texas, Linklater ha dedicato la sua carriera a esplorare le sfide e le opportunità del cinema indipendente, mantenendo sempre un occhio critico sulle dinamiche di potere all’interno dell’industria cinematografica. La sua filmografia è caratterizzata da opere che spaziano tra generi e stili, dimostrando una versatilità ineguagliabile. Tra le sue opere più celebri troviamo:
- Trilogia “Before”: Prima dell’alba, Before Sunset, Before Midnight, che esplora le sfide e le gioie delle relazioni umane.
- A Scanner Darkly: Un’opera dai toni distopici che sfida le convenzioni narrative.
Uno dei suoi progetti più recenti, “Nouvelle Vague”, rappresenta un viaggio affascinante nella realizzazione del debutto alla regia di Jean-Luc Godard, “Fino all’ultimo respiro”. Questo film, che vedrà la luce nelle sale italiane nel 2026 grazie a Lucky Red e Bim, è stato presentato in anteprima a Cannes e offre uno sguardo in bianco e nero sul tumultuoso ma creativo periodo della Nouvelle Vague francese.
l’importanza della libertà di espressione
“La Nouvelle Vague era alimentata da una generazione di cineasti che, attraverso i Cahiers du Cinema, hanno saputo vendere le loro idee e la loro passione per il cinema”, spiega Linklater. Godard, in particolare, rappresenta un punto di riferimento per molti registi della sua generazione e per quelli successivi, influenzando profondamente il linguaggio del cinema indipendente. Linklater sottolinea l’importanza della libertà di espressione e di affrontare qualsiasi argomento, anche i più intimi. “Si tratta sempre di libertà di espressione”, afferma, evidenziando come l’arte debba essere un mezzo per esplorare la propria identità e le proprie esperienze.
Nel corso della sua carriera, Linklater ha dimostrato una notevole capacità di innovazione. Il suo film “Boyhood”, girato nell’arco di dodici anni, ha rappresentato una nuova frontiera nella narrazione cinematografica. Questa ambiziosa impresa ha permesso di raccontare la crescita di un ragazzo in tempo reale, offrendo uno spaccato unico e autentico della vita. Attualmente, Linklater sta lavorando all’adattamento del musical di Stephen Sondheim “Merrily We Roll Along”, un progetto che ha iniziato nel 2019 e che promette di essere un altro esempio della sua audacia creativa.
le sfide del cinema indipendente
“Non credo che le cose siano cambiate molto negli ultimi 65 anni per il cinema indipendente”, osserva Linklater. “Ancora oggi, ci sono poche risorse e si combattono le stesse battaglie di sempre”. Tuttavia, riconosce i cambiamenti nella distribuzione e nelle tecnologie, che, sebbene abbiano aperto nuove opportunità, hanno anche reso più difficile per i registi emergenti far arrivare il proprio lavoro al pubblico. “Oggi, grazie ai progressi tecnologici, è un momento interessante per un regista agli esordi, ma la sfida di raggiungere gli spettatori è più grande che mai”, commenta.
Oltre a “Nouvelle Vague”, Linklater ha in programma anche “Blue Moon”, presentato alla Berlinale, che racconta la vita del compositore e paroliere Lorenz Hart, interpretato da Ethan Hawke. “In questo film, esplorerò la parte finale di una vita d’artista, mentre in ‘Nouvelle Vague’ ci concentriamo sull’inizio, tipicamente più divertente e ottimista”, afferma Linklater con un sorriso. Il suo approccio alla selezione dei progetti è caratterizzato da una forte passione per le storie: “Non penso mai in termini di carriera. C’è sempre una storia che mi ossessiona e cerco solo di realizzarla”, spiega, evidenziando quanto sia fondamentale per lui l’autenticità creativa.
La carriera di Linklater è un esempio di come l’arte possa e debba essere un atto di ribellione e di autenticità, un richiamo a tutti gli artisti a sfidare le convenzioni e ad esprimere liberamente le proprie idee. Con la sua visione e la sua determinazione, continua a ispirare le nuove generazioni di cineasti, dimostrando che la ribellione artistica è non solo possibile, ma essenziale.