La proiezione del docufilm “Miracolo Milano”, avvenuta il 16 ottobre 2025 presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva a Roma, ha rappresentato una celebrazione della grandezza e della resilienza di Milano. L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali, imprenditori e rappresentanti del mondo della cultura e dei media, tutti uniti per omaggiare una delle città simbolo d’Italia.
Un tributo alla città
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, descrivendolo come un tributo a una città che ha saputo rinnovarsi nel corso degli anni. Ha affermato: “Una grande opera per un tributo doveroso a una grande città. E non solo per quello che è stato fatto di straordinario a Milano, ma per quello che si farà”. La Russa ha anche aggiunto che tra vent’anni “rivedremo Miracolo Milano, un documento preziosissimo”, evidenziando come i sogni e le aspirazioni raccontati nel film possano diventare realtà.
La narrazione di un cambiamento
Il docufilm, diretto da Michele Saulle e prodotto da ABTG e Proger in collaborazione con Enel e PwC, offre una narrazione coinvolgente che attraversa le esperienze di oltre trenta protagonisti della vita pubblica milanese. I protagonisti, che includono politici, architetti, imprenditori e artisti, raccontano la trasformazione della città, un cambiamento che non è solo fisico, ma anche culturale e sociale. “Miracolo Milano” si propone di restituire un’immagine positiva di Milano, un luogo dove la creatività e l’innovazione si intrecciano con la storia e la tradizione.
Riflessioni sul futuro
Gianni Letta, presente all’anteprima, ha elogiato il lavoro della classe politica milanese dal termine degli anni ’90, sottolineando come questa abbia avuto non solo l’abilità di amministrare, ma anche una visione chiara per il futuro. Ha affermato che “l’idea di quello che sarebbe stata la Milano del futuro e la forza di perseguire quell’obiettivo” sono stati i pilastri su cui si è fondato il progresso della città. Ha citato Roberto Formigoni come uno dei protagonisti chiave che ha prefigurato il trentennio successivo, capace di attrarre talenti e competenze da tutto il mondo.
La partecipazione di molti dei protagonisti del docufilm, come Roberto Formigoni, Sergio Scalpelli, Renato Farina, Luigi Crespi, Alessandro Grandinetti di PwC, Antonio Mastrapasqua di Proger e Alfio Bardolla di ABTG, ha reso l’evento ancora più significativo, aggiungendo un tocco personale alla narrazione di una Milano in continua evoluzione.
L’anteprima al Senato è stata accolta da un lungo e caloroso applauso, segno dell’apprezzamento del pubblico presente per un’opera che riesce a raccontare non solo il passato, ma anche il futuro di Milano. Questo evento ha avuto luogo in un contesto in cui il docufilm aveva già sollevato polemiche, in particolare per la sua esclusione dalla Festa del Cinema di Roma. Tuttavia, la proiezione al Senato ha rappresentato un’opportunità per mostrare quanto sia importante la narrazione di storie autentiche e come queste possano contribuire a rafforzare l’identità di una città.
Dopo il debutto a Roma, “Miracolo Milano” è pronto per la sua prima ufficiale a Milano, prevista per il 27 ottobre al Teatro Manzoni. Successivamente, il docufilm arriverà nelle sale cinematografiche e sarà distribuito sulle reti Mediaset, che hanno acquisito i diritti di distribuzione. Questo passaggio rappresenta un momento cruciale per il film, che intende raggiungere un pubblico ancora più vasto e portare la storia di Milano a un livello nazionale.
In un momento in cui il mondo è in continua evoluzione e le città devono affrontare sfide sempre nuove, “Miracolo Milano” si propone di essere un faro di speranza. Come ha affermato La Russa, si tratta di “un omaggio alla Milano del coraggio, del lavoro e del futuro”, un tributo che celebra non solo i successi del passato, ma anche le prospettive per i prossimi decenni.
Il docufilm si inserisce quindi in un contesto più ampio di riflessione sull’importanza della cultura e dell’arte nella costruzione di una società migliore, suggerendo che le storie di successo possono ispirare non solo le generazioni presenti, ma anche quelle future. La narrazione di Milano, con le sue sfide e le sue vittorie, diventa così un modello per altre città che aspirano a trasformarsi e a crescere, mantenendo sempre viva la propria identità.