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Ultimo saluto ai carabinieri di Verona: il toccante messaggio del figlio e l’abbraccio con Mattarella

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Ultimo saluto ai carabinieri di Verona: il toccante messaggio del figlio e l'abbraccio con Mattarella
Ultimo saluto ai carabinieri di Verona: il toccante messaggio del figlio e l'abbraccio con Mattarella
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Un’atmosfera di profonda commozione ha avvolto la Basilica di Sant’Antonio a Padova durante i funerali di Stato dedicati ai tre carabinieri tragicamente deceduti nell’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. La cerimonia ha visto la partecipazione delle massime autorità italiane e di un vasto pubblico, testimoniando il grande affetto e il rispetto verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per servire il Paese.

L’intervento del figlio di Valerio Daprà

Christian Daprà, figlio di Valerio Daprà, uno dei carabinieri uccisi, ha aperto il suo intervento con parole cariche di emozione: «Sono qui per parlare di mio padre, ha dedicato tutta la sua vita al dovere, al servizio e all’amore. Ha scelto una strada fatta di coraggio, sacrificio». Il giovane ha voluto sottolineare le qualità che caratterizzavano suo padre, in particolare il suo senso di responsabilità e la pacatezza, valori che ha cercato di trasmettere a lui e che, nonostante la tragedia, continueranno a vivere nel suo cuore. Christian ha espressamente chiesto che la memoria di Valerio venga onorata, affermando: «Voglio credere che queste sue qualità continuino a parlarmi nel silenzio mentre onorerò la sua memoria».

Un gesto di vicinanza istituzionale

Un momento toccante è stato l’abbraccio tra Christian e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha condiviso alcune parole di conforto con i familiari delle vittime. Questo gesto ha rappresentato non solo un segno di vicinanza istituzionale, ma anche un riconoscimento del dolore che colpisce non solo le famiglie delle vittime, ma l’intera nazione.

La partecipazione delle autorità

La cerimonia funebre ha visto la presenza di numerose autorità, tra cui:

  1. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
  2. Il ministro della Difesa Guido Crosetto
  3. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e altri rappresentanti delle istituzioni.

Anche i carabinieri feriti nell’esplosione erano presenti, a testimonianza della solidarietà e della coesione all’interno dell’Arma. Oltre mille persone hanno partecipato alla funzione all’interno della basilica, mentre più di duemila hanno seguito la cerimonia dall’esterno, evidenziando un forte senso di comunità e di rispetto verso i caduti.

L’appello alla memoria

Andrea Piffari, fratello di Marco Piffari, un altro carabiniere morto nell’incidente, ha condiviso la sua testimonianza, toccando il cuore di tutti i presenti. «Oggi siamo qui a celebrare i funerali dei nostri cari, alla presenza delle maggiori istituzioni dello Stato, tutto questo per rendere onore a Marco, mio fratello, Valerio e Davide. Tre carabinieri che hanno dato la vita per senso del dovere». Andrea ha lanciato un appello affinché il sacrificio dei tre uomini non venga dimenticato: «Chiedo a tutti che il loro sacrificio non sia reso vano». Rivolgendosi direttamente ai carabinieri, ha espresso la sua gratitudine per il lavoro svolto quotidianamente, sottolineando: «Il vostro ricordo, il vostro esempio e il vostro sacrificio sarà sempre vivo nei nostri cuori».

Il ministro Crosetto, nel suo intervento, ha espresso il cordoglio delle istituzioni, sottolineando l’importanza del servizio reso dai carabinieri: «L’Italia è qua e si raccoglie in un profondo dolore. Tre uomini, tre carabinieri, tre soldati, tre servitori dello Stato. Io penso che oggi tutti i carabinieri d’Italia sono qui con me, vicino a voi, anche quelli all’estero, e voglio abbracciarvi tutti e dirvi grazie». Le sue parole hanno risonato come un forte messaggio di unità in un momento di lutto collettivo.

La cerimonia di saluto ha incluso anche momenti di riflessione e preghiera, durante i quali sono stati ricordati non solo i carabinieri deceduti, ma anche tutti coloro che, giorno dopo giorno, rischiano la propria vita per garantire la sicurezza dei cittadini. L’esplosione che ha portato alla morte di Valerio Daprà, Marco Piffari e Davide De Luca ha colpito profondamente la comunità locale e nazionale, suscitando una reazione che va oltre il dolore individuale, toccando il cuore di un’intera nazione.

Le immagini della cerimonia, con le bandiere a mezz’asta e le luci soffuse della basilica, rimarranno impresse nella memoria collettiva. Oltre al dolore, è emersa una forte volontà di continuare a onorare la memoria di questi uomini e di sostenere le famiglie colpite da questa tragedia. La loro dedizione al dovere e il coraggio dimostrato nella loro professione serviranno da esempio per molti, continuando a ispirare le future generazioni di carabinieri e cittadini.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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