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Rifornimenti a rischio: cosa significa per l’aeroporto di Malpensa

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Rifornimenti a rischio: cosa significa per l'aeroporto di Malpensa
Rifornimenti a rischio: cosa significa per l'aeroporto di Malpensa
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L’aeroporto di Milano Malpensa, uno dei principali hub aerei d’Italia e d’Europa, sta affrontando una situazione di emergenza legata alla fornitura di carburante. Un guasto a una delle due raffinerie che riforniscono lo scalo ha portato a una significativa riduzione nella disponibilità di cherosene, essenziale per il pieno degli aerei. Come riportato dal Corriere della Sera, il carburante in questione è il Jet A1, prodotto principalmente dalle raffinerie di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia, e di Trecate, in provincia di Novara.

Il problema sembra derivare specificamente dalla raffineria di Sannazzaro, gestita da Eni. L’azienda ha confermato che ci sono stati problemi tecnici che hanno compromesso la capacità di produzione, con previsioni di difficoltà almeno fino alla fine dell’anno. Questa situazione ha spinto le autorità a emettere un bollettino Notam, una comunicazione tecnica destinata agli operatori del settore aereo, in cui si raccomanda di adottare misure straordinarie per garantire la continuità dei voli.

La comunicazione Notam

Nel bollettino Notam, si richiede agli operatori aerei che attingono a carburante da Eni di pianificare i rifornimenti in modo strategico. Ecco alcune delle indicazioni principali:

  1. Calcolare una quantità sufficiente di carburante dall’aeroporto precedente per le successive tratte di volo.
  2. Considerare la rotta e l’orario del volo per ottimizzare il rifornimento.
  3. Prestare attenzione ai voli a medio-breve raggio, che risentono maggiormente della riduzione della fornitura.

Nonostante le difficoltà, le compagnie aeree hanno assicurato che l’operatività dei voli non verrà compromessa, ma si prevede che possano verificarsi dei disagi, soprattutto nella seconda metà di novembre.

La risposta di Eni

Eni, il colosso italiano dell’energia, ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega la situazione attuale. «A seguito di un problema agli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, Eni conferma una parziale e temporanea riduzione della produzione di Jet A1 nei mesi di ottobre e novembre», ha dichiarato l’azienda. Tuttavia, Eni ha anche rassicurato che, fino ad oggi, non sono stati riscontrati problemi di disponibilità di jet fuel e che sono già state attuate misure per garantire rifornimenti alternativi. Queste misure dovrebbero limitare le conseguenze sull’operatività dello scalo.

Impatti sulla fornitura di carburante

La riduzione della produzione di carburante ha portato a stime che indicano un calo del 10% per il mese di ottobre, con previsioni di un abbassamento fino al 25% in novembre. Questa situazione ha creato preoccupazioni tra le compagnie aeree, costrette a rifornirsi di carburante in altri aeroporti, come Milano Linate o anche in scali più lontani, per garantire l’operatività dei propri voli.

Le compagnie aeree, in particolare quelle low cost, tendono a caricare solo la quantità minima di carburante necessaria per il volo programmato, al fine di ridurre i costi operativi. Tuttavia, in questo caso, potrebbero essere costrette a caricare più carburante in partenza, aumentando così le spese e i tempi di check-in.

Riflessioni sul futuro

Questa situazione mette in luce la vulnerabilità delle infrastrutture di rifornimento e la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento. È fondamentale che le compagnie e gli scali trovino soluzioni alternative e lavorino a stretto contatto con i fornitori di carburante per garantire una continuità nei voli e limitare i disagi ai passeggeri.

In un contesto di crescente domanda di mobilità aerea, è essenziale che le aziende del settore avviino discussioni su come migliorare l’affidabilità delle forniture di carburante e ottimizzare l’operatività aeroportuale. Malpensa, come uno dei principali scali italiani, ha bisogno di garantire un servizio di alta qualità ai passeggeri e alle compagnie aeree. Qualsiasi interruzione nelle forniture di carburante potrebbe avere ripercussioni significative sull’intero sistema del trasporto aereo.

Inoltre, la questione del carburante aerei si inserisce in un dibattito più ampio riguardo alla sostenibilità ambientale. Con l’attenzione crescente verso la riduzione delle emissioni di CO2 e l’utilizzo di carburanti alternativi, è chiaro che la questione della fornitura di carburante non riguarda solo le difficoltà logistiche, ma anche le sfide future che l’industria aerea dovrà affrontare.

La situazione attuale all’aeroporto di Malpensa potrebbe quindi rappresentare un’opportunità per riflettere su come il settore aereo possa evolversi, adottando pratiche più sostenibili e resilienti per il futuro.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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