Home Ambiente L’eros nel Medioevo: una sorprendente mostra ai Cloisters del Met
Ambiente

L’eros nel Medioevo: una sorprendente mostra ai Cloisters del Met

Share
L'eros nel Medioevo: una sorprendente mostra ai Cloisters del Met
L'eros nel Medioevo: una sorprendente mostra ai Cloisters del Met
Share

Una mostra audace e provocatoria aprirà domani ai Cloisters, la sede distaccata del Metropolitan Museum of Art, situata nella parte settentrionale di Manhattan. L’esposizione, intitolata “Spectrum of Desire: Love, Sex, and Gender in the Middle Ages”, presenta 50 oggetti sorprendenti e inaspettati, offrendo una nuova prospettiva su un’epoca storicamente considerata priva di sfumature erotiche.

Oggetti emblematici della mostra

Tra i pezzi più emblematici, si possono trovare:

  1. Un piatto di rame che ritrae una donna che frusta il marito inginocchiato, una rappresentazione audace delle dinamiche di potere all’interno del matrimonio medievale.
  2. Una sorprendente raffigurazione di San Girolamo vestito con abiti femminili, che sfida le convenzioni di genere e invita a riflettere su come le identità siano state percepite nel Medioevo.
  3. Un intaglio in bosso che mostra Eva con un serpente dalla testa di donna, simbolo di tentazione e conoscenza.

Max Hollein, direttore del museo, sottolinea l’importanza della mostra, affermando che “Spectrum of Desire illumina i modi complessi in cui uomini e donne dell’Europa medievale immaginavano come vivere e amare”. La curatrice Melanie Holcomb, insieme a Nancy Thebaut, storica dell’arte dell’Università di Oxford, ha lavorato per riunire una varietà di opere d’arte e oggetti, tra cui gioielli in oro, sculture in avorio, vetrate istoriate, manoscritti miniati e tessuti, molti dei quali provengono dalle collezioni del museo.

Riflessioni sul Medioevo

Il periodo che va dal XIII al XV secolo è stato caratterizzato da profonde trasformazioni sociali e culturali in Europa. Mentre la Chiesa cercava di imporre norme rigide su matrimonio e sessualità, le rappresentazioni artistiche del tempo rivelano una curiosità e una complessità inaspettate. “Pensiamo spesso al Medioevo come a un’epoca repressiva”, osserva Holcomb. “Tuttavia, molti artisti dell’epoca esplorarono idee su sesso e genere in modi affascinanti e visivamente splendidi”.

L’amore cortese, le unioni mistiche e i simboli erotici coesistevano con la devozione religiosa, creando un linguaggio visivo di straordinaria complessità. Si pensi, ad esempio, alle tavolette scrittorie in avorio, finemente scolpite, utilizzate per scambiare messaggi segreti e licenziosi, che offrono uno spaccato della vita quotidiana e dei desideri nascosti degli individui medievali.

La rivelazione dei santi

Un elemento di particolare interesse è rappresentato dalla rivelazione che molti santi, più di trenta secondo Thebaut, mutarono la propria presentazione di genere nel corso della vita. Questo cambiamento avveniva solitamente dal femminile al maschile, in un contesto in cui si riteneva che “i tratti maschili fossero superiori e più vicini a Dio”, come sottolineato dallo studioso di Medioevo Roland Betancourt, uno dei consulenti della mostra. Betancourt, insieme a leader locali, studiosi e persino esponenti religiosi, ha contribuito a garantire che la mostra fosse accessibile e rispettosa delle diverse sensibilità del pubblico.

Un prestito eccezionale in mostra è rappresentato dai Rothschild Canticles, un rarissimo manoscritto miniato conservato presso la Beinecke Library di Yale. Questo manoscritto presenta alcune delle più antiche immagini di unione mistica, in cui l’estasi spirituale si fonde con la sensualità corporea.

Un’esperienza immersiva

L’allestimento della mostra è particolarmente suggestivo. La Fuentidueña Chapel, una sala espositiva che ospita l’esposizione, ha al suo centro un elemento architettonico medievale originale: l’abside della chiesa di San Martín a Fuentidueña, in Spagna. Questo elemento è stato smontato pietra su pietra e poi ricostruito ai Cloisters, creando un’atmosfera autentica che avvolge i visitatori in un’esperienza immersiva.

In definitiva, “Spectrum of Desire” non è solo una rassegna di oggetti storici, ma un invito a esplorare le complessità e le sfumature delle relazioni umane nel Medioevo. L’esposizione si propone di sfidare le percezioni comuni su un’epoca spesso ritenuta monolitica e priva di passione, offrendo invece uno sguardo sfaccettato su come l’amore, il sesso e il genere siano stati vissuti e rappresentati in un periodo di straordinaria ricchezza culturale.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.