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Il cantiere che inghiotte un Rolex: il capocantiere perde la causa e il suo orologio nel calcestruzzo

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Il cantiere che inghiotte un Rolex: il capocantiere perde la causa e il suo orologio nel calcestruzzo
Il cantiere che inghiotte un Rolex: il capocantiere perde la causa e il suo orologio nel calcestruzzo
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La storia di un capocantiere che ha perso il suo Rolex in un cantiere edile ha suscitato un acceso dibattito, non tanto per il valore del prezioso orologio, ma per le implicazioni legali e di sicurezza sul lavoro che ne derivano. L’incidente, avvenuto nel 2016, ha portato a una sentenza della Corte d’Appello di Bologna che ha negato il risarcimento richiesto dall’uomo, imponendogli di coprire le spese legali di 2.500 euro. Questo caso mette in luce non solo l’importanza della sicurezza sul lavoro, ma anche le responsabilità individuali legate all’abbigliamento e agli accessori indossati durante le attività lavorative.

la dinamica dell’incidente

Il capocantiere, il cui nome non è stato reso pubblico, era impegnato in operazioni di getto di calcestruzzo quando ha deciso di intervenire per risolvere un problema con le pompe. Durante il suo intervento, ha ordinato l’apertura del flusso del calcestruzzo, ma un’improvvisa otturazione della tubatura ha causato un movimento violento del tubo flessibile, sbalzandolo a distanza. In questo caos, il suo Rolex Daytona, dal valore di circa 16.000 euro, è andato perso nel calcestruzzo a presa rapida. Le ricerche per recuperare l’orologio, simbolo di status e successo, sono state vane, poiché il calcestruzzo indurito ha reso impossibile il suo recupero.

il verdetto della corte

Il capocantiere ha quindi intentato una causa contro la sua ditta, sperando di ottenere un risarcimento. Tuttavia, la Corte d’Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza di primo grado, negando il risarcimento e sottolineando che non fosse «seriamente sostenibile» che un capocantiere manovrasse attrezzature indossando un orologio di tale valore. Questa decisione ha sollevato interrogativi sulla condotta del capocantiere e sul comportamento appropriato in un ambiente di lavoro potenzialmente pericoloso.

riflessioni sulla sicurezza e responsabilità

La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro e sull’importanza di indossare abbigliamento e accessori adeguati. In molti settori, l’abbigliamento da lavoro è progettato per garantire la massima sicurezza, mentre accessori costosi possono rappresentare un rischio. Ecco alcuni punti chiave emersi dalla sentenza:

  1. Responsabilità individuale: Ogni lavoratore ha il dovere di adottare comportamenti che garantiscano la propria sicurezza e quella dei colleghi.
  2. Comportamenti rischiosi: L’assenza di misure di sicurezza adeguate può portare a conseguenze legali significative.
  3. Cultura della sicurezza: Indossare accessori di valore in contesti pericolosi può sembrare innocuo, ma può avere conseguenze gravi.

Questa storia non è un caso isolato; la giurisprudenza italiana affronta frequentemente questioni legate alla sicurezza sul lavoro. Le normative sono rigorose e richiedono che i datori di lavoro forniscano un ambiente sicuro, mentre i lavoratori devono seguire procedure di sicurezza. Anche se le aziende possono essere chiamate a rispondere per incidenti, è fondamentale che i lavoratori comprendano la loro responsabilità personale nel seguire le norme di sicurezza.

In definitiva, la vicenda del capocantiere e del suo Rolex scomparso nel calcestruzzo serve da monito per lavoratori e datori di lavoro, evidenziando l’importanza di una maggiore attenzione alla sicurezza e alla responsabilità individuale.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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