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Banche: 11 miliardi in tre anni e tagli Irpef solo per i redditi bassi

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Banche: 11 miliardi in tre anni e tagli Irpef solo per i redditi bassi
Banche: 11 miliardi in tre anni e tagli Irpef solo per i redditi bassi
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La situazione economica italiana continua a essere al centro del dibattito politico e sociale, specialmente con l’approssimarsi della nuova manovra finanziaria. Secondo il Documento programmatico di bilancio (DPB), è emerso che la copertura della manovra per il 2026 si attesterà a circa 4,4 miliardi di euro, provenienti “da misure a carico del settore finanziario e assicurativo”. Questa cifra rappresenta lo 0,19% del prodotto interno lordo (Pil) e sarà ripetuta anche nel 2027, per poi scendere allo 0,10% nel 2028. In totale, nell’arco di tre anni, le risorse raccolte supereranno gli 11 miliardi di euro, un importo significativo che potrebbe avere un impatto notevole sulle politiche fiscali italiane.

Le fonti di finanziamento della manovra

La principale fonte di finanziamento per questa manovra sarà la rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il quale prevede una revisione che nel prossimo anno sarà pari allo 0,22% del Pil, corrispondente a circa 5 miliardi di euro. Questo importo supera di gran lunga le entrate attese dal settore bancario e assicurativo. Inoltre, i tagli ai ministeri, che saranno attuati nel 2026, contribuiranno con circa 2,3 miliardi, pari allo 0,1% del Pil. La revisione della spesa nei vari dicasteri continuerà anche nei due anni successivi, arrivando a un totale di circa 3 miliardi nel 2028.

Misure fiscali e sostegno alle famiglie

Tra le misure più attese c’è il taglio della seconda aliquota dell’Irpef, che passerà dal 35% al 33%. Tuttavia, va sottolineato che i benefici di questa misura saranno limitati per i redditi più alti, un aspetto che ha suscitato dibattiti e critiche. La manovra si propone di sostenere in modo più diretto le famiglie italiane, prevedendo l’implementazione di diverse iniziative, tra cui:

  1. Finanziamento per la riforma del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.
  2. Potenziamento del bonus per le lavoratrici madri con almeno due figli e un reddito annuo sotto i 40mila euro.
  3. Rifinanziamento per due anni della “Carta dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Queste misure sono particolarmente rilevanti in un periodo in cui l’inflazione e l’aumento dei costi della vita stanno mettendo a dura prova le famiglie italiane.

Riforme e sostenibilità

In aggiunta, si prevede un’estensione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), con un aumento della soglia per escludere la prima casa e un incremento delle scale di equivalenza per i nuclei familiari con due o più figli. Questa manovra mira a garantire un sostegno più adeguato alle famiglie numerose, che spesso si trovano ad affrontare spese maggiori rispetto a quelle mononucleari.

Per quanto riguarda le pensioni, nel biennio 2027-2028 ci sarà un aumento graduale dei requisiti di accesso al pensionamento, in linea con l’adeguamento all’aspettativa di vita. Questo aspetto ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori, in particolare quelli impiegati in settori considerati gravosi o usuranti, che vedranno applicate delle eccezioni.

È evidente che la manovra finanziaria italiana si prefigge di affrontare le sfide economiche attuali, cercando di bilanciare le necessità di sostenere le famiglie e garantire il rispetto delle finanze pubbliche. Tuttavia, le misure proposte potrebbero non essere sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti i cittadini. La questione dell’equità fiscale rimane centrale, e sarà fondamentale monitorare l’efficacia delle nuove politiche nel tempo.

In un contesto economico complesso e in continua evoluzione, la sfida sarà quella di garantire che le risorse raccolte siano utilizzate in modo efficace e mirato, per migliorare le condizioni di vita delle famiglie italiane e affrontare le sfide future con una solida base economica. Il prossimo futuro dell’Italia dipenderà quindi non solo dalla capacità di raccogliere fondi, ma anche dalla volontà di investire in settori strategici e nel benessere dei cittadini, affinché si possa costruire una crescita sostenibile e inclusiva.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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