La desertificazione bancaria rappresenta una sfida crescente per il territorio italiano, con conseguenze che si estendono ben oltre la semplice chiusura di filiali. Questa problematica ha un impatto significativo sia a livello sociale che economico, e per affrontarla, il sindacato Uilca ha recentemente lanciato un sito web dedicato, raggiungibile all’indirizzo chiusurafilialinograzie.it. Questo portale offre agli utenti informazioni dettagliate sulle chiusure degli sportelli bancari in Italia, consentendo di consultare dati regionali e di misurare il livello di insoddisfazione della popolazione.
Nel 2023, Uilca ha avviato una campagna itinerante per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla desertificazione bancaria, un tema di crescente rilevanza. Fulvio Furlan, segretario generale di Uilca, ha dichiarato: “Con la nostra campagna ‘Chiusura filiali? No, grazie’, abbiamo portato all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno della desertificazione bancaria e i problemi, non solo occupazionali, ad essa connessi”. Questa iniziativa si propone di informare i cittadini sui risvolti economici e sociali delle chiusure delle filiali, evidenziando le ripercussioni significative per le imprese e i singoli cittadini.
Dati allarmanti sulla chiusura delle filiali
Negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono chiuse mediamente 76 sportelli bancari al mese. I dati indicano che dal 2019 al 2024 si registrano 4.658 filiali in meno, con il numero totale di sportelli sceso sotto la soglia delle ventimila, attestandosi a 19.654 nel 2023. Questo trend non rappresenta solo un problema per i lavoratori del settore bancario, ma anche per i cittadini, che vedono ridotto l’accesso ai servizi bancari. Le banche sono considerate un servizio essenziale, come dimostrato dalla loro costante operatività durante la pandemia di COVID-19.
Il disagio della popolazione
Un importante studio condotto da Uilca, intitolato “L’impatto della desertificazione bancaria sugli italiani 2024”, ha rivelato il forte disagio della popolazione nei confronti di questo fenomeno. Dall’indagine sono emersi i seguenti dati significativi:
- 90% degli intervistati si dichiara insoddisfatto delle chiusure delle filiali.
- Per il 90% degli intervistati, il bancomat non può sostituire l’interazione diretta con un operatore bancario.
- Il 70% delle persone ha sottolineato che l’assenza di una banca nel proprio territorio influisce negativamente sulla loro propensione a investire.
La desertificazione bancaria non ha solo effetti immediati sull’accesso ai servizi finanziari, ma rappresenta anche una perdita di punti di riferimento per le comunità , in particolare per le persone più fragili.
Un portale per la sensibilizzazione
Il sito chiusurafilialinograzie.it si propone come una risorsa fondamentale per monitorare e analizzare le chiusure delle filiali, offrendo una panoramica chiara della situazione attuale in Italia. Gli utenti possono esplorare dati regionali e contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del problema. Inoltre, il sito raccoglie testimonianze e feedback da parte dei cittadini, creando un canale di comunicazione diretto tra Uilca e la popolazione.
Il sindacato Uilca è impegnato a promuovere politiche per contrastare la desertificazione bancaria, richiedendo un maggiore impegno da parte delle istituzioni e delle banche. È essenziale che le banche riconoscano il loro ruolo sociale e l’importanza di mantenere una presenza fisica nei territori, soprattutto in aree svantaggiate. La campagna di sensibilizzazione continua a coinvolgere cittadini, lavoratori e istituzioni, con l’obiettivo di trovare soluzioni sostenibili per il futuro del settore bancario in Italia.
La questione della desertificazione bancaria è quindi di grande attualità e richiede un’attenzione particolare da parte di tutti gli attori coinvolti. Grazie al nuovo sito e alle iniziative di sensibilizzazione, Uilca si propone come catalizzatore per il cambiamento, invitando la società civile a unirsi nella lotta per preservare un servizio essenziale per tutti.