L’inchiesta della procura di Ivrea ha rivelato una situazione scandalosa all’interno dell’ASL To4, con il primario di otorinolaringoiatria, Libero Tubino, coinvolto in un clamoroso caso di assenteismo. Ufficialmente, Tubino risultava in servizio presso l’ospedale di Chivasso, ma in realtà trascorreva il suo tempo libero giocando a golf in diverse strutture della provincia di Torino. Questa condotta ha portato a un danno stimato di oltre 5.000 euro per l’azienda sanitaria.
Un’inchiesta shock
L’inchiesta ha portato all’apertura di un fascicolo che coinvolge ben 38 indagati, tra cui figure di spicco del personale medico e dirigenziale. Tra i nomi emergenti troviamo Carla Fasson, direttrice della struttura Professioni sanitarie, accusata di aver timbrato il cartellino per Tubino e di aver favorito candidati a lei vicini nei concorsi. Anche l’ex direttore generale dell’ASL, Stefano Scarpetta, è sotto inchiesta per non aver preso provvedimenti contro tali irregolarità.
Gli investigatori hanno dimostrato che Tubino ha commesso almeno 12 episodi di truffa, falsificando la propria presenza in ospedale grazie a un sistema di timbratura del cartellino sia da remoto sia attraverso complici. Le celle telefoniche utilizzate dal primario hanno registrato la sua presenza in vari campi da golf durante le ore di lavoro, confermando così i sospetti degli inquirenti. In un’occasione, è emerso che Tubino e Fasson si trovavano insieme sui campi da golf in orario di lavoro.
Maltrattamenti e irregolarità
Ma l’inchiesta non si è fermata qui. È emersa anche una serie di maltrattamenti nei confronti dei pazienti dell’ospedale di Settimo Torinese. Tra gli indagati figurano:
- Un’infermiera
- Un altro primario
- I dirigenti della società di servizi Cm Service di Cascinette d’Ivrea
Secondo le accuse, il personale avrebbe sottoposto i pazienti a sedazione notturna per consentire agli infermieri di riposare durante il turno. In alcuni casi, i pazienti sarebbero stati lasciati privi di farmaci e in condizioni igieniche precarie, nonostante avessero lanciato ripetuti segnali di aiuto tramite i campanelli di emergenza.
La procura indaga anche per turbativa d’asta, poiché negli ultimi anni tutti gli appalti della struttura sono stati vinti dalla Cm Service, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sulla correttezza delle procedure di gara. Queste irregolarità non solo mettono in luce una gestione poco etica delle risorse pubbliche, ma pongono anche interrogativi sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita ai cittadini.
La necessità di cambiamento
Il caso di Tubino ha sollevato un acceso dibattito sull’assenteismo nel settore pubblico, che affligge non solo la sanità ma anche altri settori della pubblica amministrazione. È fondamentale che vengano attuati controlli più severi e misure di prevenzione per garantire che situazioni simili non si ripetano. La fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario è essenziale, e tali episodi non fanno che minarla ulteriormente.
In questo contesto, emerge la necessità di un ripensamento delle politiche di gestione delle risorse umane nel settore sanitario. È fondamentale garantire che i posti di lavoro siano ricoperti da professionisti competenti e motivati, e che le pratiche di assenteismo vengano severamente sanzionate. Solo così si potrà aspirare a un sistema sanitario più efficiente e responsabile, in grado di servire adeguatamente la popolazione.
Nonostante le gravi accuse, Tubino e gli altri indagati non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali. Tuttavia, è lecito supporre che la questione attirerà l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media nei prossimi mesi, mentre la procura continuerà a indagare e a raccogliere prove. L’ASL To4 si trova ora a dover affrontare una crisi di reputazione e di fiducia da parte della comunità, rendendo urgente l’implementazione di meccanismi di accountability e trasparenza.