Durante l’assemblea di Assolombarda, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha lanciato un appello chiaro e diretto: “Credo che manca molto la parola crescita nella legge di Bilancio che stiamo affrontando”. Questa affermazione risuona come un campanello d’allarme per le imprese e per il futuro economico del Paese. La crescita, secondo Orsini, non è solo una parola, ma un concetto cruciale per il rilancio dell’economia italiana e per la creazione di opportunità.
l’importanza della stabilità
“È fondamentale per creare certezza”, ha sottolineato Orsini, evidenziando come la stabilità e la prevedibilità siano essenziali per le aziende che desiderano investire e pianificare il loro futuro. In un contesto economico complesso e in continuo mutamento, la mancanza di una visione chiara sulla crescita può generare incertezze che ostacolano il progresso e l’innovazione.
investimenti come motore della crescita
Il presidente di Confindustria ha anche riconosciuto il lavoro del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, sottolineando l’importanza del contenimento dei conti pubblici. Tuttavia, ha avvertito che la mera gestione delle finanze pubbliche non basta. “La crescita si fa con investimenti”, ha affermato, sottolineando che senza un piano strategico per attrarre e facilitare gli investimenti, l’Italia rischia di rimanere indietro rispetto ad altre economie europee e mondiali.
Gli investimenti sono il motore della crescita economica. Sono essenziali per:
- Il progresso tecnologico
- L’innovazione
- La creazione di posti di lavoro
Orsini ha messo in evidenza che le aziende italiane hanno bisogno di investimenti per essere competitive sul mercato globale. “Noi abbiamo l’obbligo di essere più competitivi”, ha detto, richiamando l’attenzione sul fatto che la competitività non è solo una questione di costo del lavoro, ma anche di qualità, innovazione e capacità di attrarre talenti.
le sfide del contesto economico attuale
Il contesto economico attuale è caratterizzato da sfide significative, tra cui l’inflazione, l’aumento dei costi energetici e la scarsità di materie prime. In questo scenario, la necessità di investire in infrastrutture, ricerca e sviluppo diventa ancora più pressante. Orsini ha sottolineato che le politiche pubbliche dovrebbero essere orientate a favorire questi investimenti, creando un ambiente favorevole per le imprese.
In Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’importante opportunità per stimolare la crescita. Tuttavia, la sua attuazione richiede un impegno costante e un’efficace pianificazione da parte delle istituzioni. Orsini ha esortato a non perdere di vista l’importanza di utilizzare in modo efficace le risorse europee disponibili. “Dobbiamo essere in grado di utilizzare questi fondi per investire nel futuro”, ha detto, evidenziando la necessità di una visione a lungo termine.
In aggiunta, Orsini ha messo in evidenza la necessità di un maggiore sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana. Le PMI hanno spesso difficoltà ad accedere ai finanziamenti e alle risorse necessarie per crescere e innovare. “È fondamentale che ci siano politiche di supporto dedicate alle PMI”, ha affermato, invitando le istituzioni a considerare le specificità di questo settore.
La questione della crescita non è solo una preoccupazione economica, ma ha anche implicazioni sociali. La mancanza di crescita può portare a disoccupazione, impoverimento e disuguaglianze sociali. Orsini ha richiamato l’attenzione su come la crescita economica possa contribuire a garantire un futuro migliore per tutti i cittadini, creando opportunità di lavoro e migliorando la qualità della vita.
In un momento in cui l’Europa e il mondo affrontano sfide senza precedenti, è fondamentale che l’Italia non perda di vista l’importanza di una crescita sostenibile e inclusiva. Orsini ha concluso il suo intervento sottolineando che la vera sfida per il Paese è costruire un futuro in cui economia, società e ambiente possano coesistere in armonia. La crescita, quindi, non deve essere vista solo come un obiettivo economico, ma come un valore fondamentale per il benessere collettivo.
Il dibattito sulla crescita e sugli investimenti è destinato a proseguire nei prossimi mesi, con la necessità di un confronto costruttivo tra governo, imprese e società civile. Solo unendo le forze sarà possibile tracciare un percorso verso un futuro più prospero e sostenibile per l’Italia.