La recente riunione del Consiglio dei Ministri, tenutasi a Palazzo Chigi, ha avuto come obiettivo principale la manovra economica del governo, con un Documento Programmatico di Bilancio che prevede interventi per 18 miliardi di euro. Durante l’incontro, si è discusso anche di un possibile contributo straordinario da parte delle banche e delle assicurazioni, stimato in circa 4,5 miliardi di euro. Sebbene questa cifra sia stata confermata da diverse fonti, le trattative sono ancora in corso.
Il ministro della Protezione Civile e del Mare, Nello Musumeci, ha commentato l’incontro, evidenziando che la manovra sarà ulteriormente esaminata in un prossimo Consiglio dei Ministri previsto per venerdì. Musumeci ha sottolineato che, contrariamente a quanto atteso, non si è approfondito il tema del contributo delle banche durante la riunione, un aspetto che rimane ancora da definire.
La pace fiscale per il 2023
Le recenti dichiarazioni del governo indicano una volontà di proseguire con una “pace fiscale” che si estenderebbe per tutto il 2023. Tuttavia, è importante notare che questa misura non includerà coloro che non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi, escludendo quindi una parte di contribuenti dalla possibilità di avvalersi di questa opportunità.
Il comitato esecutivo dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), riunitosi la sera precedente il Consiglio, ha espresso la propria approvazione all’unanimità per continuare a contribuire, in via straordinaria, al bilancio dello Stato. Questo approccio segue la logica concordata nell’anno precedente, volta al rilancio dell’economia e alla promozione della solidarietà sociale. La nota dell’associazione ha messo in evidenza l’importanza di un dialogo costruttivo tra il governo e le banche per trovare una soluzione condivisa.
Dettagli della trattativa con le banche
Il governo ha avviato nuovi colloqui con l’ABI per definire i dettagli del contributo delle banche alla manovra finanziaria. L’associazione ha ribadito la disponibilità a discutere, ma ha chiarito che preferisce un accordo simile a quello dello scorso anno, evitando tassazioni straordinarie. Sul tavolo delle trattative è emersa anche la proposta di intervenire sulla tassa sugli extraprofitti del 2023, con l’intento di liberare circa 6,2 miliardi di euro da destinare al capitale, in modo da ottenere un gettito attraverso un contributo straordinario e la tassazione normale sui dividendi.
Le discussioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e le strutture tecniche continueranno a partire dagli incontri bilaterali già svolti. In particolare, i colloqui precedenti hanno già fornito indicazioni utili per il governo nella definizione della manovra. La riunione dell’esecutivo ABI ha approvato la relazione del direttore generale Marco Elio Rottigni, autorizzando il proseguimento dei contributi pluriennali al bilancio, sempre secondo l’accordo raggiunto l’anno scorso.
Situazione dei mercati finanziari
Intanto, i mercati finanziari europei si sono mossi all’insegna della debolezza, risentendo dell’andamento negativo di Wall Street. La Borsa di Milano ha registrato un calo dello 0,8%, in linea con il trend di altre piazze finanziarie europee. Francoforte ha mostrato la performance peggiore, con una discesa dello 0,9%, seguita da Amsterdam e Parigi. Gli operatori di mercato continuano a monitorare le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che influenzano il sentiment generale.
Nel contesto di Piazza Affari, alcuni titoli stanno registrando andamenti particolarmente negativi. Stellantis, ad esempio, ha visto un peggioramento della sua valutazione da parte di Moody’s, con una caduta del 5% del suo titolo. Anche Amplifon e Moncler hanno subito ribassi significativi, rispettivamente del 4,4% e del 3,6%. Le banche, pur trovandosi sotto pressione, si stanno preparando a partecipare alla manovra con la proroga delle misure fiscali già adottate l’anno passato. Bper e Banco BPM hanno ceduto circa due punti percentuali, mentre Fineco ha mostrato un incremento del 2%, insieme a Generali, che ha guadagnato l’1,7%.
Le dinamiche economiche attuali, unite alle misure in discussione, pongono l’Italia in una fase cruciale per il rilancio economico, con l’auspicio che le trattative tra governo e istituzioni finanziarie possano portare a risultati concreti e positivi per il Paese. L’attenzione rimane alta, sia da parte degli investitori sia dei cittadini, in attesa delle decisioni finali che potranno delineare il futuro economico dell’Italia.