Roma, la città eterna, è un luogo dove la bellezza e la storia si intrecciano in modo straordinario. Tuttavia, tra il caos dei turisti che affollano i monumenti iconici come il Colosseo e la Fontana di Trevi, si nasconde un angolo di serenità: Villa Giulia. Recentemente riqualificata, questa villa ospita il Museo Nazionale Etrusco e ha riacquistato uno dei suoi tratti distintivi: il dolce suono dell’acqua delle fontane del Ninfeo.
Il rilancio delle fontane del Ninfeo
Questa mattina, una cerimonia ha segnato il rilancio delle storiche fontane del Ninfeo, grazie all’iniziativa ArtBonus e al supporto di Sphere Italia. Il Ninfeo, un antico giardino ornamentale, rappresenta un angolo di pace all’interno della frenesia romana. L’acqua che scorre dalle due anfore, sorrette dalle statue dei fiumi Tevere e Arno, crea un’atmosfera di calma e meditazione.
Innovazioni e valorizzazione del patrimonio culturale
La direttrice del Museo Nazionale Etrusco, Luana Toniolo, ha spiegato che il nuovo sistema di illuminazione installato non solo migliorerà l’esperienza visiva dei visitatori, ma permetterà anche all’acqua di riflettersi magnificamente sulle statue e sulle nicchie del Ninfeo. Toniolo ha dichiarato: “Non stiamo solo restituendo un elemento sonoro al Ninfeo, ma anche un aspetto visivo che arricchisce l’intera esperienza”. Questo progetto di recupero è fondamentale per valorizzare il patrimonio culturale in modi che attraggono un pubblico più vasto.
Un passo importante per la conservazione della storia
Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, ha descritto il ritorno dell’acqua come “quasi un miracolo” per un luogo che aveva subito un lento degrado. Ha affermato che il Ninfeo è tornato agli antichi splendori, migliorando non solo l’aspetto estetico ma anche la conservazione della cultura etrusca. Inoltre, la ristrutturazione ha incluso nuovi allestimenti per le tombe di Cerveteri e Tarquinia, entrambi siti UNESCO, realizzati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Elementi inclusivi e accessibili
Questi nuovi allestimenti sono progettati per essere accessibili a tutti, incluse le persone con disabilità. Toniolo ha sottolineato che questi spazi rappresentano un “vero e proprio esempio di accessibilità cognitiva e culturale“, grazie all’integrazione di modelli 3D tattili, riproduzioni digitali e mappe animate.
La collezione Castellani è stata ripensata per diventare “un museo nel museo”, con una sala immersiva che racconta la storia della famiglia attraverso proiezioni su tre pareti e un’esperienza interattiva unica.
La riapertura del Ninfeo e il rinnovamento degli allestimenti non solo arricchiscono l’offerta culturale di Roma, ma pongono anche l’accento sull’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio storico e artistico della capitale. In un’epoca in cui il turismo sta tornando a crescere, iniziative come questa sono fondamentali per attrarre visitatori e dare nuova vita a luoghi storici.
Il suono dell’acqua che scorre nel Ninfeo di Villa Giulia rappresenta non solo un ritorno a una tradizione storica, ma anche un simbolo di rinascita culturale. Questo angolo di tranquillità offre un’opportunità per riflettere e apprezzare la bellezza della storia etrusca, rendendo il Museo Nazionale Etrusco un punto di riferimento per chi desidera immergersi nella cultura di una delle civiltà più affascinanti del passato.