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Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale

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Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale
Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale
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Nel panorama cinematografico contemporaneo, “Tron: Ares” emerge come un’opera che fonde tecnologia e narrazione, rappresentando il terzo capitolo di una saga iconica che ha catturato l’immaginazione del pubblico per oltre quattro decenni. Diretto da Joachim Ronning e rilasciato il 9 ottobre 2023, il film vanta un cast di stelle, tra cui Jared Leto, Greta Lee, Evan Peters, Jodie Turner-Smith, Gillian Anderson e il leggendario Jeff Bridges. La colonna sonora, curata dai Nine Inch Nails, promette di arricchire ulteriormente l’esperienza visiva, rendendo il film un evento imperdibile.

La saga di Tron

La storia di “Tron” ha avuto inizio nel 1982 con il film di Steven Lisberger, che ha introdotto il pubblico nel mondo virtuale del “grid”, un universo digitale popolato da programmi e intelligenze artificiali. Il personaggio principale, Kevin Flynn, interpretato da Jeff Bridges, è un programmatore visionario che naviga tra realtà e virtualità. Con l’uscita di “Tron: Legacy” nel 2010, la saga ha riacceso l’interesse per questo universo, portando nuove generazioni a scoprire le avventure di Flynn.

Il nuovo protagonista: Ares

In “Tron: Ares”, il focus si sposta su Ares, un programma di sicurezza IA interpretato da Jared Leto, concepito come un super soldato virtuale. Ares guida una squadra di guerrieri IA, la cui creazione è il risultato della mente brillante di Julian Dillinger (Evan Peters), nipote del villain originale di “Tron”. Sebbene Julian abbia ereditato l’impero tecnologico del nonno, il suo sogno è ostacolato da una grave vulnerabilità: i suoi soldati IA si disintegrano nel mondo reale dopo soli 29 minuti di esistenza.

Per superare questa limitazione, Julian è alla ricerca del leggendario codice “permanence”, ideato e nascosto da Kevin Flynn. Questo codice ha il potere di permettere alle intelligenze artificiali di esistere senza limiti, rappresentando un vero e proprio “santo Graal digitale”. La corsa al codice diventa un elemento centrale della trama, con Eve Kim (Greta Lee), CEO della Encom, che si oppone a Julian e diventa l’obiettivo principale della caccia di Ares e della sua squadra.

Tematiche profonde

“Tron: Ares” non si limita a un semplice scontro tra il bene e il male, ma esplora temi più profondi come il lutto e il legame tra padri e figli. Il regista Ronning ha dichiarato che, sebbene la trama ruoti attorno a un programma IA che si ribella, l’aspetto centrale è il viaggio di Ares e la sua ricerca di umanità. “Non mi interessa particolarmente l’aspetto dell’IA all’interno della storia. Per me, ciò che conta è il viaggio di Ares e scoprire cosa significhi essere umani”, ha spiegato Ronning.

Jared Leto, grande fan della saga, ha trovato in Ares un personaggio complesso. “Ares è sempre stato un personaggio difficile da affrontare. È fondamentalmente un’intelligenza artificiale”, ha commentato l’attore, evidenziando come molte idee esplorate nel film siano diventate realtà più rapidamente del previsto.

Conclusione

“Tron: Ares” si propone come un’avventura visivamente straordinaria, caratterizzata da inseguimenti mozzafiato e colori fluorescenti, tipici dell’estetica “Tron”. Il film non è solo un’opera d’azione; è un’esplorazione delle aspirazioni umane, dei legami familiari e della ricerca di identità in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia. Con il suo mix di avventura, emozione e riflessione, il film invita tutti a interrogarsi su cosa significhi realmente essere umani in un’era di intelligenza artificiale e realtà virtuale.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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