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Ryanair vieta l’imbarco dei cani di taglia grande: troppi problemi con i passeggeri umani

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Ryanair vieta l'imbarco dei cani di taglia grande: troppi problemi con i passeggeri umani
Ryanair vieta l'imbarco dei cani di taglia grande: troppi problemi con i passeggeri umani
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Il dibattito sull’imbarco degli animali domestici sugli aerei continua a suscitare discussioni accese tra viaggiatori e compagnie aeree. Con l’entrata in vigore delle nuove normative dell’Enac il 12 maggio 2025, che consentono il trasporto di cani e gatti in cabina, molti proprietari di animali hanno accolto con entusiasmo questa novità. Tuttavia, non tutte le compagnie aeree si sono dimostrate pronte a seguire l’esempio. Ryanair, una delle principali compagnie low-cost in Europa, ha già espresso la sua contrarietà, con il CEO Eddie Wilson che ha dichiarato che la questione è «troppo complicata».

Le nuove norme dell’Enac per gli animali domestici

La delibera dell’Enac ha aperto la strada a importanti cambiamenti nel trasporto aereo. I cani e i gatti possono viaggiare in cabina all’interno di un trasportino, a patto che il peso totale non superi quello di un passeggero medio. Questa decisione rappresenta un passo avanti significativo per i viaggiatori amanti degli animali, permettendo di portare i propri compagni a quattro zampe in viaggio. Le nuove norme stabiliscono che:

  1. Cani e gatti possono viaggiare in cabina.
  2. Gli animali devono essere trasportati in un trasportino adeguato.
  3. Il peso totale del trasportino e dell’animale non deve superare quello di un passeggero medio.

La bocciatura di Ryanair

Nonostante le nuove normative, Ryanair ha messo in discussione l’imbarco di animali di taglia più grande. Il CEO Eddie Wilson ha evidenziato le complicazioni burocratiche e organizzative che tale pratica comporterebbe. Le sue affermazioni includono:

  • La gestione del transito degli animali attraverso i varchi di sicurezza.
  • La necessità di percorsi distinti per passeggeri allergici.
  • L’ulteriore onere rappresentato dalla gestione di documenti e procedure per gli animali.

Le normative precedenti rimangono in vigore

Con il rifiuto di Ryanair e di altre compagnie aeree di accettare animali di taglia più grande a bordo, le normative precedenti continuano a essere valide. Attualmente, solo gli animali di piccola taglia, generalmente tra i 7 e i 10 kg, possono viaggiare in cabina. Per gli animali più grandi, l’unica opzione rimane la stiva dell’aereo, una soluzione che molti proprietari considerano inadeguata per i rischi associati.

Le implicazioni per i viaggiatori

La posizione di Ryanair rappresenta un notevole svantaggio per i viaggiatori amanti degli animali. Ogni anno, un numero crescente di persone sceglie di viaggiare con i propri animali domestici, e la possibilità di portarli in cabina è diventata fondamentale nella scelta della compagnia aerea. La decisione di Ryanair di non accettare cani di taglia maggiore potrebbe spingere alcuni viaggiatori a considerare alternative, come Ita Airways, che ha già dimostrato di essere aperta a questo tipo di servizio.

La questione dell’imbarco degli animali domestici rimarrà un tema caldo nel settore dell’aviazione. Con l’evoluzione delle normative e il dibattito in corso tra le compagnie aeree, il Ministero dei Trasporti, l’Enac e i gestori degli aeroporti, sarà interessante osservare come si svilupperà questa situazione nei prossimi anni e se ci saranno cambiamenti significativi nelle politiche di trasporto degli animali in aereo.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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