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Garlasco: mistero sui conti delle gemelle Cappa, i nomi svaniti dall’inchiesta

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Garlasco: mistero sui conti delle gemelle Cappa, i nomi svaniti dall'inchiesta
Garlasco: mistero sui conti delle gemelle Cappa, i nomi svaniti dall'inchiesta
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Il caso di Garlasco, che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana, continua a riservare colpi di scena e nuove rivelazioni. Recentemente, la Guardia di Finanza di Brescia ha richiesto di eseguire «mirati accertamenti bancari» sui conti delle gemelle Cappa, Paola e Stefania, cugine di Chiara Poggi, la giovane brutalmente assassinata nel 2007. Questo sviluppo è emerso da un’annotazione datata 30 luglio 2025, un documento che ha sollevato interrogativi e suscitato preoccupazioni circa la trasparenza e l’integrità delle indagini.

La richiesta di accertamenti bancari

Le gemelle Cappa, già al centro di varie speculazioni nel corso degli anni, sono tornate nell’occhio del ciclone dopo che la Finanza ha deciso di approfondire i loro movimenti bancari. Tra i nomi citati, spicca quello di Fabio Lambertucci, il giudice che nel 2017 archiviò la posizione di Andrea Sempio, un amico di Chiara Poggi ed ex sospettato dell’omicidio. Lambertucci, oggi giudice del dibattimento penale di Pavia, era il gip che il 23 marzo 2017 accolse la richiesta di archiviazione del fascicolo su Sempio, avanzata dall’allora procuratore aggiunto Mario Venditti.

Le anomalie nelle indagini

Un elemento inquietante emerge dalle annotazioni successive della Finanza, redatte nel mese di settembre 2025. In queste carte, i nomi di Lambertucci e delle gemelle Cappa risultano scomparsi, alimentando dubbi e speculazioni. Se da un lato si sottolinea che dai controlli effettuati sui conti di Venditti non emergono anomalie, dall’altro non si fa cenno alle altre figure menzionate nella prima nota. Questa mancanza di coerenza ha portato a interrogativi su cosa possa essere accaduto nel frattempo e se ci siano stati tentativi di insabbiare informazioni.

Le ipotesi di corruzione iniziano a farsi strada, in particolare dopo il rinvenimento di un appunto sequestrato a casa dei genitori di Sempio. In questo documento sarebbe presente una scritta che recita: «Venditti Gip archivia x 20. 30. €». Questo riferimento ha spinto la procura di Brescia, sotto la direzione di Francesco Prete, a disporre perquisizioni nei confronti di Venditti, di due carabinieri e della famiglia Sempio.

Le implicazioni del caso

Il caso di Garlasco ha sempre sollevato polemiche e discussioni, non solo per la brutalità del delitto, ma anche per le modalità con cui sono state condotte le indagini e i processi. Chiara Poggi, 26 anni al momento dell’omicidio, fu trovata senza vita nel giardino della sua abitazione. L’omicidio, avvenuto il 13 agosto 2007, ha scosso l’intera comunità e ha dato il via a un lungo e tortuoso iter giudiziario.

In un contesto già difficile, la scomparsa dei nomi di Lambertucci e delle gemelle Cappa dalle carte dell’inchiesta non fa che aumentare la sensazione che ci siano elementi ancora non chiariti. La Procura di Brescia ha scelto di mantenere il riserbo su questa nuova fase delle indagini, ma il fatto che il caso riemerga con nuove accuse e sospetti fa pensare che ci sia molto di più sotto la superficie.

I legami tra i vari attori coinvolti, le potenziali connessioni tra le indagini e i movimenti di denaro non dichiarati, e la scomparsa di nomi importanti dalle carte ufficiali pongono interrogativi cruciali sul funzionamento del sistema giudiziario italiano. La percezione di un “sistema Pavia”, come è stato battezzato da alcuni, suggerisce che le relazioni personali e professionali possano aver avuto un ruolo significativo nel modo in cui il caso è stato gestito.

Mentre le indagini proseguono e le autorità cercano di fare chiarezza su questa intricata vicenda, l’attenzione dell’opinione pubblica rimane alta. La domanda su quanto realmente si sappia e su quali verità siano state occultate continua a rimanere senza risposta. I prossimi sviluppi potrebbero rivelarsi determinanti non solo per il caso di Garlasco, ma anche per la credibilità dell’intero sistema giudiziario italiano.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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