Il 26 settembre 2023 ha segnato un momento importante per il cinema italiano con l’inizio delle riprese di “L’ora di tutti”, il film che segna il debutto alla regia di Stefania Rocca. Nota attrice con una carriera ricca di successi, Rocca porta sul grande schermo un progetto cinematografico che si ispira all’omonimo romanzo di Maria Corti. La storia si concentra sul sacco dei Turchi a Otranto nel 1480, un evento storico cruciale per l’Italia. La scelta di ambientare il film a Otranto non è casuale: la città, con il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni, offre un contesto suggestivo che arricchisce la narrazione.
una narrazione che trascende il tempo
Il film di Rocca non si limita a una rappresentazione storica, ma si propone di esplorare la resilienza delle comunità di fronte a forze oppressorie. In “L’ora di tutti”, la scrittrice Maria Corti offre una pluralità di punti di vista, creando un mosaico di emozioni in cui ogni voce contribuisce a una verità relativa e sfuggente. La regista ha dichiarato di voler lavorare sulle emozioni, superando le barriere temporali e spaziali, un obiettivo che riflette la sua carriera artistica caratterizzata dalla sperimentazione.
un cast di prim’ordine
Il cast di “L’ora di tutti” è composto da nomi noti e talentuosi, tra cui:
- Alice Pagani
- Simone Coppo
- Eleonora De Luca
- Ignazio Oliva
- Giulia Petrungaro
In aggiunta, la presenza di artisti come Alessio Boni, Dalila De Marco, e Lorenzo Scalzo, insieme all’étoile Nicoletta Manni e all’Accademia Teatro alla Scala, arricchisce ulteriormente il progetto. Questa scelta di un cast variegato riflette l’intento di rappresentare le molteplici sfaccettature delle esperienze umane, rendendo il film un’opera collettiva.
un omaggio al patrimonio culturale italiano
Le riprese si svolgeranno interamente in Salento, un territorio noto per la sua bellezza paesaggistica e la sua cultura vibrante. Questa scelta non è solo estetica, ma rappresenta un omaggio al patrimonio culturale italiano, in particolare alla storia di Otranto, teatro di un assalto turco nel 1480. La città, con le sue chiese storiche e monumenti, aggiunge profondità e realismo alla narrazione.
La sceneggiatura si articola attorno al sacco di Otranto, ma si sviluppa attraverso storie personali e collettive che mostrano le reazioni degli individui di fronte a una crisi. “L’ora di tutti” intende esplorare la coesistenza di paura e coraggio, creando una narrazione complessa e stratificata.
In conclusione, “L’ora di tutti” non è solo un film storico; è un’esplorazione delle dinamiche umane e un invito a riflettere sulle sfide delle comunità di fronte all’oppressione. La regia di Stefania Rocca promette di offrire una visione moderna del passato, rendendo omaggio a un episodio storico che continua a risuonare nel presente. Con la sua capacità di mescolare diversi linguaggi e forme artistiche, Rocca si propone di stimolare una riflessione profonda sulla memoria e sulla forza collettiva. “L’ora di tutti” si preannuncia come un film di grande impatto emotivo, capace di toccare le corde più sensibili dello spettatore e di riportare alla luce storie dimenticate, fondamentali per comprendere il nostro passato e presente.