Firenze si prepara a diventare un importante punto di riferimento per la cultura del Medio Oriente, ospitando la sedicesima edizione del festival Middle East Now, che si svolgerà dal 7 al 12 ottobre 2023. Organizzato da Map of Creation e diretto artisticamente da Roberto Ruta e Lisa Chiari, il festival offrirà una panoramica unica su Gaza City e su altre realtà del mondo arabo.
L’apertura del festival è affidata al documentario “Yalla Parkour” di Areeb Zuaiter, che racconta la vita a Gaza prima dell’esplosione del conflitto, attraverso gli occhi di un gruppo di giovani appassionati di parkour. Questi ragazzi si esibiscono in acrobazie tra i resti di quella che un tempo era una vivace città, ora ridotta in macerie a causa della guerra. Il film mette in luce non solo la cultura giovanile di Gaza, ma anche il desiderio di libertà e di espressione artistica, che persiste nonostante le difficoltà. Il titolo di quest’edizione del festival, “Radical Imagination”, riflette questa aspirazione, invitando a esplorare la creatività e la resilienza di popoli come quello palestinese, ma anche di altre nazioni come Libano, Afghanistan, Iran, Siria, Libia e Iraq.
eventi e ospiti del festival
Durante il festival, oltre 30 ospiti internazionali e 34 opere, tra film, mostre e performance, animeranno vari spazi cittadini, tra cui il cinema La Compagnia e il cinema Astra. L’inaugurazione ufficiale precederà la proiezione di “Yalla Parkour” e vedrà la partecipazione del fumettista libanese Mazen Kerbaj, che presenterà la sua ultima opera “Gaza in My Phone”, un racconto visivo e narrativo della vita a Gaza.
Uno degli eventi più attesi è la prima mostra personale in Italia della giovane fotografa libanese Tanya Traboulsi. La sua esposizione sarà incentrata su Beirut, una città che ha vissuto conflitti prolungati e che continua a lottare per la sua identità. La sua capacità di catturare la vita quotidiana e le sfide affrontate dalla popolazione locale offre uno sguardo profondo su una realtà spesso trascurata dai media internazionali.
la performance di alaa shehada
In un contesto di celebrazione della cultura e dell’arte, il festival accoglie per la prima volta in Italia il comico palestinese Alaa Shehada. La sua performance teatrale, intitolata “The Horse of Jenin”, rappresenta un’importante testimonianza della vita nei territori occupati. Il titolo si riferisce a una statua di un cavallo alta cinque metri, realizzata nella sua città natale di Jenin con i rottami di ambulanze, auto e case bombardate. Questa scultura è diventata un simbolo di resistenza e speranza per il popolo palestinese, e Shehada utilizza l’umorismo per affrontare tematiche complesse, creando un legame profondo con il suo pubblico.
riflessioni su questioni sociali e politiche
Il festival non è solo un’opportunità per vedere film e performance, ma anche per riflettere su questioni sociali e politiche cruciali. Tra i film più attesi ci sono:
- “Do You Love Me” di Lana Daher, che esplora la psiche del popolo libanese e le sue relazioni.
- “Kabul Between Prayers” di Aboozar Amini, un ritratto della vita difficile a Kabul attraverso gli occhi di un giovane soldato talebano.
- “The Last Ambassador” di Natalie Halla, che segue Manizha Bakhtari, ambasciatrice afghana a Vienna, mentre combatte contro il regime talebano.
- “My Father and Qaddafi” di Jihan K, che racconta la storia di una figlia che cerca di ricostruire la memoria del padre, un ex diplomatico libico scomparso nel 1993.
Per arricchire ulteriormente l’offerta culturale, il festival propone anche un evento dedicato alla cucina palestinese. “Il caffè delle donne”, con l’esperta Fidaa I A Abuhamdiya, esplorerà il rito del caffè tra le donne palestinesi, un momento di socializzazione e condivisione.
In questo contesto ricco di proposte culturali e artistiche, Firenze si conferma come un luogo di incontro e di scambio, dove le storie del Medio Oriente possono essere raccontate e ascoltate, offrendo al pubblico una nuova prospettiva sulle complessità della vita in queste regioni. Con la presenza di artisti e intellettuali, il festival Middle East Now si propone di stimolare la riflessione e il dibattito su temi attuali, contribuendo a una maggiore comprensione delle sfide e delle aspirazioni dei popoli del Medio Oriente.