Home News Ristoratore chiede 20 mila euro a Rita De Crescenzo: la controversa cena di Capodanno e l’accusa di diffamazione
News

Ristoratore chiede 20 mila euro a Rita De Crescenzo: la controversa cena di Capodanno e l’accusa di diffamazione

Share
Ristoratore chiede 20 mila euro a Rita De Crescenzo: la controversa cena di Capodanno e l'accusa di diffamazione
Ristoratore chiede 20 mila euro a Rita De Crescenzo: la controversa cena di Capodanno e l'accusa di diffamazione
Share

La controversia legale che coinvolge Rita De Crescenzo, una delle influencer più seguite su TikTok in Italia, ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico. La tiktoker napoletana, nota per il suo approccio diretto e le sue recensioni culinarie, si trova ora a dover affrontare un’accusa di diffamazione da parte di Alessandro Coscia, il proprietario di un ristorante chiamato Antica Neviera, situato a Castel di Sangro, in Abruzzo. Coscia chiede un risarcimento di 20 mila euro per danni, cifra ufficialmente comunicata durante la prima udienza del processo, tenutasi a Sulmona.

I fatti dell’incidente

I fatti risalgono alla notte del 31 dicembre 2022, quando De Crescenzo ha cenato con la sua famiglia presso l’Antica Neviera. La cena di Capodanno, un evento atteso da molti, si è trasformata in un episodio controverso quando, nei giorni seguenti, la tiktoker ha pubblicato sui suoi profili social dei video in cui esprimeva le sue lamentele riguardo all’esperienza culinaria. In particolare, De Crescenzo ha accennato a un presunto digiuno e ha messo in dubbio la qualità del servizio, nonostante fosse stata invitata a partecipare come ospite.

  1. Accuse di diffamazione: Alessandro Coscia ha intentato causa per danni.
  2. Richiesta di risarcimento: 20 mila euro per danni economici e reputazionali.
  3. Testimonianze in arrivo: La prossima udienza prevede l’ascolto di testimoni chiave.

La difesa di Rita De Crescenzo

In un’intervista rilasciata all’ANSA, l’avvocato di De Crescenzo, Alfonso Quarto, ha difeso la sua assistita, affermando che la tiktoker non ha mai voluto offendere nessuno, ma ha semplicemente espresso la sua opinione su un’esperienza che, a suo avviso, non ha soddisfatto le aspettative. «La mia assistita ritiene di non aver offeso nessuno, ma di aver fatto una semplice recensione, come per qualunque altro ristorante», ha dichiarato Quarto, sottolineando che la libertà di espressione è un diritto fondamentale.

D’altro canto, la versione di Coscia è nettamente diversa. Secondo il ristoratore, De Crescenzo non sarebbe stata effettivamente invitata come ospite, ma sarebbe stata raccomandata da un amico, il che ha sollevato interrogativi sulla sua presenza in un ristorante già al completo. Inoltre, l’avvocata di Coscia, Gaetana Di Ianni, ha chiarito che le affermazioni riguardanti un presunto digiuno non corrispondono al vero, poiché la famiglia De Crescenzo avrebbe chiesto mezze porzioni per bambini, suggerendo così che ci fosse stata una certa varietà nel servizio.

L’impatto sui social media

La questione si complica ulteriormente quando si considera l’impatto che i video di De Crescenzo hanno avuto sul ristorante. Coscia ha affermato di essere stato «travolto da messaggi offensivi e non veritieri» a causa delle critiche pubblicate dall’influencer. Questo ha spinto il ristoratore a intraprendere azioni legali, ritenendo che la sua reputazione fosse stata danneggiata in modo sostanziale. La somma richiesta di 20 mila euro non è solo un risarcimento per danni economici, ma anche un tentativo di difendere la dignità e l’immagine professionale del ristorante.

La prossima udienza del processo è fissata per il 23 aprile 2026. Durante questo incontro, saranno ascoltati quattro testimoni dell’accusa, tutti dipendenti del ristorante presenti quella sera. D’altra parte, la difesa di De Crescenzo prevede la testimonianza di sei membri della sua famiglia, tra cui il marito Salvatore Bianco e il figlio Rosario. La presenza di questi testimoni suggerisce che la difesa cercherà di dimostrare che le affermazioni di De Crescenzo erano basate su esperienze autentiche e che non avevano l’intenzione di nuocere.

La vicenda di Rita De Crescenzo non è solo una questione legale, ma solleva anche interrogativi più ampi sul rapporto tra influencer, ristoratori e il potere dei social media. In un’epoca in cui le recensioni online possono fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’attività, la responsabilità di chi pubblica contenuti è diventata un tema di discussione sempre più rilevante. De Crescenzo, con oltre 2 milioni di follower, ha una piattaforma che amplifica la sua voce, rendendola potenzialmente influente nel settore della ristorazione. Tuttavia, questa influenza porta con sé anche delle responsabilità, e la questione legale attuale potrebbe segnare un precedente importante per future controversie simili.

Mentre la comunità locale e i fan di De Crescenzo seguono con interesse l’evoluzione di questo caso, resta da vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi mesi e quali conseguenze avrà per entrambe le parti coinvolte. La questione della responsabilità online, delle recensioni e dell’impatto delle opinioni pubbliche è ben lontana dall’essere risolta, e questo caso potrebbe rivelarsi un punto di riferimento significativo nella continua evoluzione del panorama digitale.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.