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Flotilla e Gaza: oltre 60mila in piazza a Milano e Roma, tensioni nelle altre città italiane

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Flotilla e Gaza: oltre 60mila in piazza a Milano e Roma, tensioni nelle altre città italiane
Flotilla e Gaza: oltre 60mila in piazza a Milano e Roma, tensioni nelle altre città italiane
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Il clima di tensione e mobilitazione in Italia si intensifica, con centinaia di migliaia di persone scese in piazza per manifestare in supporto della causa palestinese e della Flotilla. Le recenti manifestazioni, che hanno coinvolto diverse città del Paese, hanno visto la partecipazione di oltre 60.000 persone, con Milano e Roma in prima linea.

Milano: un corteo simbolico

A Milano, il corteo è partito da Piazzale Loreto, un luogo emblematico per le manifestazioni politiche della città. I manifestanti, oltre 10.000, hanno sventolato bandiere palestinesi e hanno esposto striscioni con slogan incisivi come:

  1. “Se non cambierà bloccheremo la città”
  2. “Netanyahu assassino, Donald Trump assassino”

La tensione è aumentata quando alcuni partecipanti hanno lanciato insulti contro la premier Giorgia Meloni, accusata di sostenere le politiche israeliane. Il deputato milanese di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, ha denunciato tali atti, sottolineando l’importanza di mantenere il rispetto anche nelle manifestazioni.

Roma: solidarietà in piazza

A Roma, il corteo organizzato dal Global movement to Gaza Italia ha radunato circa 50.000 persone. L’atmosfera di solidarietà era palpabile, con cori che risuonavano per le strade della Capitale. I manifestanti hanno dichiarato con entusiasmo: “Siamo in 50mila per la Flotilla. Blocchiamo tutto”. La manifestazione ha visto la partecipazione di movimenti palestinesi, sindacati e associazioni unite per supportare la causa.

Tensioni e scontri in altre città

Non tutte le manifestazioni si sono svolte in modo pacifico. A Firenze, circa 2.000 manifestanti hanno forzato un cordone di polizia, occupando i binari della stazione di Santa Maria Novella. La situazione è degenerata con il lancio di fumogeni e bottiglie contro le forze dell’ordine, che hanno dovuto intervenire con la forza. Il messaggio del corteo era chiaro: “Se vogliamo bloccare il sionismo dobbiamo bloccare tutto ora”.

Anche a Torino, oltre 20.000 persone hanno partecipato a una manifestazione, ma la situazione è sfuggita al controllo quando i manifestanti hanno preso d’assalto le Officine Grandi Riparazioni (OGR), dove si sarebbero dovuti tenere importanti incontri economici. Gli atti di violenza hanno suscitato preoccupazione tra le autorità.

In altre città come Bologna e Trieste, si sono registrati scontri significativi, con manifestanti che hanno affrontato le forze dell’ordine. In questi eventi, la tensione sociale e politica in Italia continua a crescere, alimentata da un contesto globale di conflitti e crisi.

Le manifestazioni in corso in Italia fanno parte di un movimento più ampio che si sta diffondendo in tutto il mondo, in risposta agli eventi che coinvolgono Gaza e la Palestina. Con eventi significativi previsti nei prossimi giorni e una crescente mobilitazione in molte città italiane, è chiaro che la questione palestinese e il supporto alla Flotilla continueranno a essere temi centrali nel dibattito pubblico. La speranza è quella di trovare un equilibrio tra il diritto di manifestare e il rispetto delle normative, affinché le voci di protesta possano essere ascoltate senza ricorrere alla violenza.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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