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I tesori del Santo Sepolcro in mostra alla Frick di New York

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I tesori del Santo Sepolcro in mostra alla Frick di New York
I tesori del Santo Sepolcro in mostra alla Frick di New York
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La Frick Collection di New York accoglie per la prima volta i tesori del Santo Sepolcro, un evento imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia. Questa mostra straordinaria, che si inaugura domani, presenta una selezione di opere d’arte sacra che in passato hanno simboleggiato il potere e la devozione di papi e sovrani. Gli oggetti, realizzati dai migliori gioiellieri dell’epoca, sono stati donati alla Chiesa Madre della Cristianità dall’Ordine dei Francescani, un gruppo religioso noto per il suo messaggio di povertà e umiltà, ispirato dalla figura di San Francesco d’Assisi.

Un viaggio attraverso la storia

La mostra, che successivamente si sposterà al Kimbell Museum di Fort Worth, in Texas, presenta circa settanta straordinari arredi e paramenti liturgici. Molti di questi oggetti hanno resistito nel tempo, superando guerre e avidità. Al termine della mostra, questi tesori torneranno a Gerusalemme, dove saranno esposti nel nuovo museo voluto dal cardinale Pierluigi Pizzaballa, Custode della Terra Santa, che aprirà nel 2028. Questo nuovo spazio espositivo, situato nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, rappresenta un importante passo verso la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale cristiano.

La bellezza dei tesori esposti

Il valore di questi oggetti non risiede solo nella loro bellezza e nella preziosità dei materiali, come oro, argento e gemme, ma anche nella storia che raccontano. Ecco alcuni dei pezzi più significativi in mostra:

  1. Paramenti liturgici e calici decorati con pietre preziose, tutti con dediche reali.
  2. Sei candelabri donati da Carlo II di Spagna, realizzati da Pietro Juvarra e dai suoi figli a Messina.
  3. Un crocifisso d’oro proveniente da Napoli, adornato con lapislazzuli, granati, rubini, smeraldi, diamanti e quarzi.

Questi oggetti non solo rappresentano la magnificenza della fede cristiana, ma anche la competizione tra i reali europei per arricchire il Tesoro del Santo Sepolcro.

La riscoperta dei tesori

Per molti decenni, questi tesori sono rimasti al di fuori dei radar degli studiosi. Solo negli anni Ottanta, grazie al lavoro di Alvar Gonzalez Palacios, storico dell’arte cubano-italiano, l’arte e la storia hanno cominciato a riscoprire questi arredi sacri. Gonzalez Palacios ha convinto i Francescani a mostrargli una stanza remota del Convento di San Salvatore, dove ha scoperto l’eccezionalità di questi tesori.

Negli anni successivi, alcuni di questi oggetti hanno iniziato a viaggiare per il mondo, partecipando a mostre prestigiose. Oggi, l’esposizione alla Frick Collection rappresenta un’importante opportunità per il pubblico americano di apprezzare l’arte sacra e la storia cristiana.

L’arrivo dei tesori del Santo Sepolcro negli Stati Uniti non è solo un evento culturale, ma è anche un simbolo di resilienza e speranza. La mostra alla Frick Collection offre un’opportunità unica di riflettere sulla storia e sulla fede, mostrando come, nonostante le sfide, la bellezza e la spiritualità possano prosperare. Questi oggetti non sono solo testimonianze di un passato glorioso, ma anche un richiamo a preservare e valorizzare il patrimonio culturale e religioso che ci unisce.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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