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Export italiano verso gli Usa: calo drammatico del 21,2% a agosto

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Export italiano verso gli Usa: calo drammatico del 21,2% a agosto
Export italiano verso gli Usa: calo drammatico del 21,2% a agosto
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Ad agosto 2023, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha reso noti i dati sul commercio estero italiano, rivelando un significativo calo delle esportazioni verso diversi paesi, in particolare gli Stati Uniti, dove si è registrata una contrazione del 21,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo trend non è isolato, poiché anche le esportazioni verso la Turchia hanno subito una diminuzione drastica, segnando un -26,1%. Queste statistiche riflettono una tendenza più ampia di rallentamento delle esportazioni italiane verso i principali partner commerciali al di fuori dell’Unione Europea.

Flessione delle esportazioni verso paesi extra UE

Le esportazioni italiane verso paesi extra UE27 hanno mostrato una flessione marcata, con un calo congiunturale dell’8,1% rispetto al mese precedente. Questo abbassamento non si limita solo agli Stati Uniti e alla Turchia, ma interessa anche quasi tutti gli altri paesi partner significativi. Le uniche eccezioni notevoli sono rappresentate da Regno Unito e Svizzera, che hanno registrato rispettivamente un incremento delle vendite italiane del 4,9% e del 4,7%. Questo aumento verso il Regno Unito potrebbe essere interpretato come un segnale di stabilità post-Brexit, mentre la Svizzera continua a rappresentare un mercato solido per i prodotti italiani.

Dati sulle importazioni e tendenze

Un ulteriore approfondimento sui dati Istat mostra che le importazioni dall’area anglosassone sono scese in modo drammatico, con una contrazione del 36,6%, mentre quelle dai paesi OPEC hanno registrato un calo del 27,1%. Contemporaneamente, le importazioni dall’India (-9,7%), dalla Cina (-7,1%) e dai paesi Mercosur (-5,8%) hanno mostrato un trend negativo. Tuttavia, in un contesto in cui le esportazioni diminuiscono, le importazioni dagli Stati Uniti hanno visto un incremento significativo del 68,5%. Questo potrebbe suggerire una domanda crescente di beni statunitensi in Italia, nonostante il calo delle esportazioni.

Cause della flessione dell’export

Analizzando più in dettaglio le cause della flessione dell’export, l’Istat ha evidenziato che il calo su base mensile delle esportazioni è principalmente dovuto alla riduzione delle vendite di beni strumentali, che hanno registrato una diminuzione del 16,7%. Anche i beni di consumo durevoli e non durevoli hanno mostrato contrazioni significative, rispettivamente -9,4% e -7,8%. Al contrario, si è osservato un aumento delle esportazioni di energia (+5,9%) e beni intermedi (+2,2%), suggerendo che alcune categorie di prodotto continuano a mantenere una certa resilienza nel mercato internazionale.

Il calo annuo delle esportazioni verso i paesi extra UE è stato complessivamente del 7,7%, un dato che riflette le sfide economiche che molte nazioni stanno affrontando globalmente. Le tensioni geopolitiche, l’inflazione crescente e le interruzioni delle catene di approvvigionamento sono solo alcune delle problematiche che influenzano il commercio internazionale e, di conseguenza, l’export italiano.

In definitiva, i dati di agosto segnalano una fase di riflessione per il commercio estero italiano, evidenziando la necessità di strategie mirate per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali. È fondamentale che le aziende italiane si adattino alle nuove dinamiche di mercato, cercando di diversificare i propri mercati di esportazione e di investire in settori che mostrano potenziale di crescita. La capacità di innovare e di adattarsi alle richieste dei consumatori globali sarà determinante per il futuro delle esportazioni italiane.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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