Il 29 settembre 2023, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha rilasciato una dichiarazione solenne in occasione del ricordo dell’eccidio di Marzabotto, avvenuto nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale. In questa occasione, Mattarella ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica, considerandola un dovere ineludibile di ogni cittadino. “Ricordare è un seme di umanità che va sempre coltivato”, ha affermato, richiamando l’attenzione sui valori fondamentali su cui si basa la nostra comunità.
il significato di marzabotto e monte sole
Il riferimento a Marzabotto e a Monte Sole non è casuale. Questi luoghi, tristemente noti per le atrocità commesse dai nazisti, rappresentano un simbolo della ferocia che può scaturire dalla guerra e dal dominio. Durante quei giorni terribili, la guerra si trasformò in un indiscriminato sterminio, portando alla morte di numerosi innocenti: donne, uomini, bambini e anziani. Queste stragi, che segnarono profondamente la storia italiana, non possono essere dimenticate, perché da quel dolore è nata la Repubblica Italiana e la sua Costituzione.
la libertà come valore fondamentale
Mattarella ha evidenziato come la libertà e il riscatto del popolo italiano non possano essere dissociati dai sacrifici di coloro che hanno perso la vita in quegli eventi tragici. Mentre l’Italia affrontava l’occupazione tedesca, la popolazione civile subì stragi inenarrabili, perpetrate da un esercito in ritirata, supportato dai fascisti. L’eccidio di Marzabotto rimane uno dei capitoli più bui di questa storia, un monito che ci ricorda quanto possa essere fragile la libertà.
costruire una memoria condivisa
L’alterazione dei valori umani, come il rispetto per la vita e la dignità, fu un aspetto centrale della brutalità nazista. La chiesa di Casaglia, che è sopravvissuta a quegli eventi tragici, è diventata un simbolo imperituro di un’umanità oltraggiata e di una coscienza collettiva che non deve mai dimenticare. Le parole di Mattarella ci invitano a riflettere su quanto sia importante costruire una memoria condivisa, un percorso comune che riconosca il dolore del passato e che, allo stesso tempo, promuova la riconciliazione.
Il presidente ha anche menzionato l’incontro dello scorso anno con il Presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier, come un segnale significativo. Questo incontro non è stato solo un gesto simbolico ma un passo concreto verso la costruzione di un’Europa unita, che si fonda su principi di democrazia, pace e rispetto reciproco. La memoria storica diventa quindi uno strumento di ricostruzione del bene comune, un antidoto all’odio e alla divisione.
In un contesto geopolitico complesso e in continua evoluzione, le parole di Mattarella risuonano come un richiamo a non abbassare mai la guardia sui valori di libertà e giustizia. La storia ci insegna che le libertà conquistate non sono mai definitivamente garantite e che è nostro compito difenderle con coerenza e senza opportunismi.
il ruolo dell’europa
Il legame tra la memoria e l’impegno civile è cruciale. Non basta ricordare; è necessario agire affinché gli orrori del passato non si ripetano. La libertà non è solo un diritto da rivendicare, ma un dovere da esercitare quotidianamente. Esso implica la responsabilità di essere vigili e attivi nella promozione dei diritti umani e della dignità per tutti, combattendo ogni forma di discriminazione e oppressione.
Infine, le parole di Mattarella ci invitano a riflettere sul ruolo dell’Europa nel mondo attuale. Un’Europa che ha conosciuto la barbarie e la devastazione deve ora porsi come faro di speranza e di pace. La sfida è quella di costruire un’Europa che non solo ricorda il suo passato, ma si impegna attivamente per un futuro migliore, in cui i diritti umani e la dignità di ogni individuo siano sempre al centro delle politiche e delle azioni.
La difesa della libertà e della dignità umana deve essere un impegno costante, che non conosce opportunismi e che richiede coerenza e determinazione. La storia, con le sue lezioni, ci offre l’opportunità di diventare costruttori di un futuro in cui la pace e la giustizia prevalgano. In questo senso, ogni cittadino è chiamato a fare la propria parte, contribuendo a un’umanità più giusta e solidale.