L’Italia si sta preparando a scalare una posizione importante nella classifica mondiale del turismo, puntando a diventare il quarto Paese più visitato al mondo. Questa ambizione è stata recentemente espressa dalla premier Giorgia Meloni durante l’apertura del Global Summit del World Travel & Tourism Council (WTTC), tenutosi per la prima volta in Italia, precisamente all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Insieme alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, Meloni ha sottolineato il valore intrinseco del turismo per l’economia italiana, un settore che non solo attrae milioni di visitatori, ma che è anche una fonte cruciale di reddito e occupazione.
L’italia e la competitività turistica
Attualmente, l’Italia è la prima nazione europea per competitività turistica regionale e la seconda in Europa per presenze turistiche, con circa 58 milioni di arrivi internazionali ogni anno. Secondo le proiezioni del WTTC, il contributo del turismo al Pil italiano è previsto in crescita, raggiungendo un valore di 237,4 miliardi di euro nel 2025, rispetto ai 228,5 miliardi dell’anno precedente. Questo dato posiziona l’Italia saldamente tra i primi dieci Paesi al mondo per impatto economico del turismo. Inoltre, si stima che l’occupazione nel settore raggiunga i 3,2 milioni di posti di lavoro, mentre la spesa dei visitatori internazionali potrebbe superare i 60 miliardi di euro nell’anno corrente, consolidando ulteriormente la nostra nazione tra le prime sei destinazioni globali per spesa turistica.
Sfide e opportunità nel settore
La premier Meloni ha messo in evidenza come in passato il settore turistico non sempre abbia ricevuto l’attenzione e il supporto necessari. “A volte è stato trascurato, a volte persino snobbato”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di avere un ministero autonomo dedicato al turismo, capace di sviluppare strategie e coordinare le politiche intersettoriali necessarie per favorire la crescita del settore.
Durante il summit, un tema centrale è stato il valore del viaggio come strumento di conoscenza e crescita personale. La ministra Santanchè ha affermato che “viaggiare significa conoscere altre culture”, evidenziando come questo contatto con l’ignoto possa aiutare a superare i propri limiti e ad arricchire l’esperienza umana. Non mancano però le sfide da affrontare nel settore, tra cui:
- Recensioni online false: Un fenomeno che danneggia sia i turisti che le imprese.
- Riqualificazione dell’offerta turistica: Importante per riprendersi dopo la pandemia.
- Overtourism e undertourism: Necessità di combattere l’undertourism per uno sviluppo più equilibrato.
Regolamentazione e sostenibilità
Infine, la lotta contro l’abusivismo e la regolamentazione degli affitti brevi sono stati posti al centro del dibattito. Con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), si sta cercando di far emergere l’economia sommersa legata a questa tipologia di offerta. Meloni ha garantito che il governo è pronto a intervenire nuovamente se necessario, senza ideologie, ma con l’obiettivo di garantire un mercato equo e giusto per tutti gli operatori del settore.
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha inoltre messo in evidenza la necessità di stabilire una permanenza minima per gli affitti brevi, per evitare una concorrenza sleale con le strutture alberghiere.
In un contesto globale complesso e in continua evoluzione, l’Italia si prepara a rafforzare la sua posizione nel panorama turistico internazionale, puntando su qualità, sostenibilità e diversificazione dell’offerta. Con un impegno congiunto tra governo, operatori del settore e comunità locali, il Bel Paese sembra pronto a conquistare nuovi traguardi nel mondo del turismo.