Il 27 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Turismo, un’importante occasione per riflettere sull’impatto di questo settore non solo sull’economia globale, ma anche sulla sostenibilità e la valorizzazione dei territori. Quest’anno, il tema scelto è “Turismo e trasformazione sostenibile”, un argomento di grande attualità, soprattutto considerando il ruolo crescente del turismo nel contesto economico mondiale. Secondo l’Economic Impact Research del World Travel & Tourism Council (WTTC), il settore del turismo ha generato, nel 2022, un impressionante volume d’affari pari a 11,7 trilioni di dollari, rappresentando il 10,3% del PIL globale e fornendo lavoro a 371 milioni di persone nel mondo.
Le previsioni per il futuro sono ancora più ottimistiche. Si stima che entro il 2035 il valore del settore viaggi e turismo raggiungerà i 16,5 trilioni di dollari, rappresentando l’11,5% del PIL mondiale e creando ulteriori 460 milioni di posti di lavoro. Questo dimostra come il turismo non sia solo un fenomeno di massa, ma un settore strategico per la crescita economica.
Sostenibilità e nuove generazioni
Un aspetto fondamentale che accompagna questa crescita è la crescente attenzione verso la sostenibilità. Le nuove generazioni, in particolare i Millennials e la Gen Z, mostrano un interesse sempre più marcato per viaggi consapevoli e rispettosi dell’ambiente. Le scelte di trasporto, ad esempio, si stanno orientando verso opzioni più ecologiche come biciclette, treni e camper. I viaggi in caravan, in particolare, si sono dimostrati più sostenibili, riducendo del 70% le emissioni di CO₂ rispetto ai viaggi tradizionali in auto, oltre a comportare un minore consumo di risorse e una riduzione dei rifiuti.
Tendenze del turismo giovanile in Italia
In Italia, il turismo ha visto una ripresa significativa, con l’estate 2025 che ha registrato un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente, accogliendo oltre 70 milioni di arrivi, di cui 38,5 milioni provenienti dall’estero. Utravel, un brand specializzato in viaggi di gruppo per giovani dai 18 ai 39 anni, ha messo in luce alcune delle tendenze emergenti nel turismo giovanile. Le mete internazionali continuano a dominare le preferenze, con destinazioni come la Repubblica Dominicana, Sharm el-Sheikh e paesi asiatici come Thailandia e Sri Lanka che offrono esperienze autentiche e immersive nella cultura locale.
Un dato interessante è che i giovani viaggiatori cercano non solo di visitare, ma di vivere le culture, cercando esperienze uniche come:
- Indossare abiti tradizionali in un villaggio thailandese.
- Gustare un pranzo preparato da una famiglia locale a Zanzibar.
- Scoprire le tradizioni culinarie del Perù.
Questo approccio ha aperto la strada a una varietà di destinazioni, creando un mosaico di viaggiatori sempre più curiosi e desiderosi di scoprire.
Il turismo dei territori e il suo impatto
Una delle tendenze più promettenti è il turismo dei territori, scelto da tre italiani su dieci. Secondo uno studio di AstraRicerche per Feries, i viaggiatori più giovani, tra i 25 e i 44 anni, vedono il viaggio come un modo per fuggire dalla vita urbana, contribuendo a un interesse crescente per le bellezze nascoste del nostro Paese. I benefici del turismo dei territori includono:
- Conoscere meglio l’Italia (80% degli intervistati).
- Valorizzare luoghi meno conosciuti (oltre il 78%).
- Avere un impatto positivo sull’economia locale (76%).
- Essere considerato più rispettoso delle comunità locali (74%).
- Favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici.
La tecnologia sta giocando un ruolo significativo nel settore culturale, con startup come Hyper Foundry che utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei visitatori nei musei. Nel 2024, i musei italiani hanno registrato un record di oltre 60,8 milioni di visitatori, grazie a innovazioni come app per smartphone e percorsi personalizzati.
Tuttavia, non mancano le sfide. Un report di Visit Italy indica che il 64% dei viaggiatori ha sperimentato fenomeni di overtourism, e tre viaggiatori su quattro scelgono le destinazioni sulla base di ciò che vedono sui social media, rischiando di svuotare il viaggio della sua funzione originale.
L’Italia rimane una meta ambita per il suo mix di relax, cultura e gastronomia, ma il futuro del turismo dovrà essere guidato dalla capacità di rigenerare i luoghi e valorizzare le identità locali. La venticinquesima edizione del Global Summit del World Travel & Tourism Council, che si svolgerà a Roma dal 28 al 30 settembre, sarà un’importante piattaforma per discutere di queste tematiche, con l’obiettivo di riconoscere l’industria del turismo come un motore di crescita per le comunità locali e fonte di esperienze autentiche per i viaggiatori.