Home News Scadenza imminente: ultimi giorni per aderire al concordato biennale
News

Scadenza imminente: ultimi giorni per aderire al concordato biennale

Share
Scadenza imminente: ultimi giorni per aderire al concordato biennale
Scadenza imminente: ultimi giorni per aderire al concordato biennale
Share

Si avvicina rapidamente la scadenza per aderire al concordato preventivo biennale, un’opportunità straordinaria per le partite IVA che desiderano mettersi al riparo da eventuali controlli fiscali. L’amministrazione fiscale ha avviato in questi giorni l’invio di lettere informative sui cassetti fiscali delle partite IVA che potrebbero essere interessate a questo accordo con il fisco, il quale prevede la possibilità di regolarizzare la propria posizione tributaria. La data limite per presentare la propria adesione è fissata per lunedì 30 settembre, e le imprese sono invitate a non perdere questa opportunità.

novità del concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale rappresenta una misura importante per i contribuenti, e quest’anno ha subito alcune modifiche rispetto al passato. Una delle novità principali riguarda l’aumento della richiesta fiscale per i contribuenti con minor affidabilità fiscale, misurata attraverso gli indici ISA (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale). Questi indici sono strumenti utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per valutare la compliance fiscale dei contribuenti. Chi presenta un punteggio basso potrebbe trovarsi a dover affrontare condizioni più severe per l’accesso al concordato.

In particolare, le nuove restrizioni includono:

  1. Esclusione dei contribuenti che operano sotto il regime forfettario.
  2. Impossibilità di partecipare per coloro che hanno già accettato la proposta per il biennio 2024-2025.
  3. Limite di ricavi: le aziende con ricavi superiori a 5.164.569 euro non possono accedere al concordato.

Queste restrizioni mirano a garantire che il concordato sia accessibile solamente a quelle imprese che realmente necessitano di un supporto per stabilizzare la propria situazione fiscale.

opportunità di ravvedimento operoso

Parallelamente al concordato, sono state definite anche le modalità per il ravvedimento operoso, un altro strumento che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale. La richiesta di ravvedimento può essere esercitata per una o più annualità che vanno dal 2019 al 2023. Per avvalersi di questo strumento, i contribuenti devono effettuare il versamento dell’importo dovuto, in un’unica soluzione o come prima rata, tra il 1° gennaio e il 15 marzo del 2026. Questo periodo di tempo offre un’opportunità per coloro che desiderano recuperare eventuali omessi versamenti o errori nelle dichiarazioni.

Il ravvedimento operoso è accessibile a coloro che nel periodo d’imposta 2024 hanno applicato gli ISA e che aderiscono al concordato preventivo entro la scadenza prevista. È possibile esercitare l’opzione per singole annualità dal 2019 al 2023 e anche i contribuenti che hanno generato reddito sia da impresa che da lavoro autonomo possono accedere a questa agevolazione, a condizione che scelgano di regolarizzare entrambe le categorie di reddito.

scadenza per la dichiarazione dei redditi

In questo contesto, non si può trascurare un altro aspetto cruciale: la scadenza del 30 settembre riguarda anche l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata. Quest’anno, chi presenta il modello 730 tramite l’applicativo dell’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di optare per una modalità di compilazione semplificata, che consente di evitare la conoscenza dettagliata dei campi da compilare. Il sistema provvede automaticamente a inserire i dati, rendendo il processo molto più agevole per i contribuenti.

Queste misure, insieme all’accento sulla semplificazione amministrativa, rappresentano un tentativo del Governo di incentivare la compliance fiscale e di offrire ai contribuenti la possibilità di mettersi in regola senza incorrere in sanzioni elevate. Tuttavia, è fondamentale che le imprese e i professionisti interessati non solo si informino sulle modalità di adesione al concordato, ma che agiscano tempestivamente per non perdere l’opportunità di regolarizzare la loro posizione.

Le scadenze fiscali possono spesso generare stress e confusione, ma è fondamentale affrontarle con prontezza e attenzione. L’adesione al concordato preventivo biennale e l’opzione per il ravvedimento operoso rappresentano strumenti utili per gestire la propria situazione fiscale in modo responsabile e proattivo. Con l’avvicinarsi della deadline, le partite IVA devono quindi muoversi con decisione, valutando le loro opzioni e assicurandosi di rispettare tutte le scadenze previste dalla normativa fiscale.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.