Dal 26 al 30 settembre, Bologna ospiterà la diciottesima edizione del festival di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, un evento che celebra e promuove la riscoperta di un patrimonio cinematografico privato, sperimentale e inedito. Questo festival, attivo da oltre vent’anni nella cura, conservazione, restauro e catalogazione di filmati familiari e opere cinematografiche, può vantare un archivio di oltre 40.000 pellicole. Quest’anno, il tema scelto è ‘Time of liberations’, un titolo che risuona profondamente nel contesto attuale, in un periodo in cui le questioni di libertà e identità sono più rilevanti che mai.
Concorso internazionale e opere in anteprima
Il Concorso internazionale della rassegna presenta 21 opere che esplorano il riutilizzo di materiali d’archivio, con sette lungometraggi in anteprima italiana. Questa edizione non si limita a intrattenere, ma stimola riflessioni critiche sul significato e sull’importanza della memoria storica, attraverso narrazioni visive che attingono a un passato spesso dimenticato o trascurato.
Anna Negri e il documentario ‘Toni, mio padre’
Una delle presenze più attese di questa edizione è quella di Anna Negri, che presenterà il suo documentario autobiografico ‘Toni, mio padre’. Questo film, già apprezzato durante le Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, rappresenta un ritratto intimo e personale di Toni Negri, un intellettuale e attivista noto per il suo ruolo di spicco nel movimento di contestazione degli anni ’70 in Italia. Professore di Scienze Politiche all’Università di Padova, Toni Negri è stato accusato di essere il “capo occulto” del terrorismo italiano, un’accusa che ha portato a un lungo periodo di detenzione e successivamente a quindici anni di esilio in Francia.
Il documentario di Anna si distingue per la sua capacità di mescolare interviste, filmati di famiglia e riprese in Super8 realizzate dalla stessa regista. Questa fusione di materiale visivo offre un punto di vista unico sulla vita e le esperienze di un uomo che ha vissuto in prima persona le turbolente trasformazioni sociali e politiche del suo tempo. ‘Toni, mio padre’ non è solo un’opera biografica, ma anche una riflessione profonda su temi come la libertà, la giustizia e il peso della memoria. La proiezione avverrà il 26 settembre presso il Cinema Modernissimo alle 21:45, come evento speciale della prima giornata del festival.
Programma del festival e ospiti d’onore
Oltre alla presenza di Anna Negri, il festival si arricchisce di un programma variegato e stimolante. Tra le diverse sezioni, spicca l’omaggio all’artista e filmmaker Marinella Pirelli, in occasione del centenario della sua nascita. Una project room sarà dedicata alle sue opere, mentre una live performance con l’attrice Isabella Ragonese aprirà ufficialmente l’evento. Pirelli è conosciuta per il suo approccio innovativo e per l’esplorazione di temi legati all’identità femminile e alla memoria, rendendo il suo tributo particolarmente significativo in questo contesto.
In aggiunta, il festival prevede una retrospettiva dedicata a Kenneth Anger, un pioniere del cinema underground, noto per i suoi lavori provocatori e sperimentali che hanno influenzato generazioni di cineasti. La sezione storica include anche inediti restaurati da Home Movies, un’opportunità imperdibile per gli appassionati di cinema e storia.
Tra gli ospiti d’onore di quest’edizione, si segnala la scrittrice Judith Koelemeijer, che presenterà la biografia di Etty Hillesum, una figura di grande spessore umano e intellettuale che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Seconda Guerra Mondiale. La sezione ‘Poetry, Diaries and Novels’, dedicata ad autori e autrici che esplorano il tema della memoria, rappresenta un’importante riflessione su come le parole possano preservare e trasmettere esperienze vissute.
Non meno interessante è la presenza della filmmaker sperimentale Rose Lowder, che parteciperà alla sezione ecocritica ‘La natura dell’archivio’. Lowder è nota per il suo lavoro che indaga il rapporto tra l’essere umano e la natura, utilizzando materiali d’archivio per stimolare una riflessione critica sull’ambiente e sulle pratiche artistiche contemporanee.
Il festival di Home Movies è dunque un’importante occasione non solo per scoprire opere cinematografiche di valore, ma anche per riflettere su temi di grande rilevanza storica e sociale. La combinazione di documentari, retrospettive e performance dal vivo offre un’esperienza unica per tutti i partecipanti, rendendo Bologna un punto di riferimento per la cultura cinematografica e per la memoria collettiva in queste giornate di settembre.