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La portaerei Garibaldi trova una nuova vita in Indonesia: diventerà una base per droni da 450 milioni di dollari

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La portaerei Garibaldi trova una nuova vita in Indonesia: diventerà una base per droni da 450 milioni di dollari
La portaerei Garibaldi trova una nuova vita in Indonesia: diventerà una base per droni da 450 milioni di dollari
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La portaerei Giuseppe Garibaldi, un simbolo della Marina Militare italiana, si prepara a intraprendere una nuova avventura. Dopo quarant’anni di servizio, la storica nave è stata venduta all’Indonesia per una somma di 450 milioni di dollari, segnando la fine di un’era per la Marina italiana e l’inizio di un nuovo capitolo per la flotta indonesiana. L’Indonesia ha in programma di trasformare la Garibaldi in una piattaforma specializzata per droni e veicoli aerei senza pilota, in linea con le moderne tattiche navali. Questo sviluppo non solo rappresenta un aggiornamento tecnologico per la marina indonesiana, ma la posiziona anche come seconda nazione del Sud-Est asiatico ad avere una portaerei operativa, dopo la Thailandia.

Le trattative per la cessione della Garibaldi

Le negoziazioni per l’acquisto della Garibaldi sono state ufficializzate durante l’esposizione Indodefence 2025 a Giacarta. In questa occasione, la holding indonesiana della difesa, Republikorp, ha presentato un modello della futura flotta, includendo la Garibaldi. La decisione di acquistare la nave è stata avallata dal ministro della Difesa indonesiano, Rachmat Pambudy, il 29 agosto 2025, quando sono stati autorizzati prestiti esteri per facilitare l’acquisizione. Oltre alla portaerei, sono previsti fondi aggiuntivi per l’acquisto di elicotteri da trasporto e multiruolo, creando così un sistema navale integrato e versatile.

  1. Valorizzazione dell’asset navale: L’operazione consente all’Italia di valorizzare un asset navale strategico.
  2. Rafforzamento delle relazioni: La vendita rafforza le relazioni con l’Indonesia, un paese emergente nel Pacifico.
  3. Collaborazioni future: Potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni in settori come la difesa e la sicurezza marittima.

La storia della portaerei Garibaldi

Varata dai cantieri Fincantieri di Monfalcone, la Garibaldi è entrata in servizio il 30 settembre 1985 come incrociatore portaeromobili. La nave ha avuto un ruolo cruciale per oltre vent’anni, servendo come ammiraglia della Marina Militare italiana dal 1987 fino al 2011. Durante questo periodo, ha partecipato a numerose missioni internazionali, tra cui operazioni umanitarie e militari, dalla crisi in Somalia fino all’operazione Enduring Freedom in Afghanistan.

Nel 2013, la Garibaldi ha subito un ampio intervento di riconversione che ha esteso la sua vita operativa di quasi un decennio, permettendole di rimanere un elemento chiave della flotta italiana fino al suo recente disarmo. Fincantieri ha confermato che la nave ha ancora tra i 15 e i 20 anni di vita operativa residua, offrendo all’Indonesia un’opportunità unica di personalizzare la Garibaldi per le proprie esigenze, integrando tecnologie moderne e sistemi avanzati di comando e controllo.

Un futuro per la Garibaldi in Indonesia

La trasformazione della Garibaldi in una piattaforma per droni rappresenta un passo significativo per la Marina indonesiana, che si sta rapidamente modernizzando per affrontare le sfide della sicurezza marittima nella regione. Con l’aumento delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale e le crescenti esigenze di sorveglianza marittima, l’Indonesia ha compreso l’importanza di investire in capacità navali avanzate.

La Garibaldi, con la sua superficie di volo e le strutture di supporto, sarà in grado di operare droni per missioni di ricognizione, sorveglianza e persino operazioni di combattimento. Il progetto di modernizzazione non si limiterà solo ai droni, ma potrebbe anche includere l’integrazione di sistemi di armamento più sofisticati e tecnologie di guerra elettronica. Questo non solo migliorerà le capacità operative della Garibaldi, ma permetterà anche all’Indonesia di giocare un ruolo più attivo nelle dinamiche di sicurezza della regione.

Implicazioni geopolitiche

La vendita della Garibaldi è un chiaro indicativo delle nuove dinamiche geopolitiche che caratterizzano il Sud-Est asiatico, dove le nazioni stanno rafforzando le loro capacità militari in risposta a un ambiente di sicurezza in evoluzione. L’Indonesia, con la sua posizione strategica e le sue risorse, si sta affermando come un attore chiave nella regione, e l’acquisizione della Garibaldi rappresenta un passo importante verso l’elevazione del suo profilo militare.

Inoltre, l’operazione potrebbe stimolare altre nazioni del Sud-Est asiatico a considerare investimenti simili in capacità navali avanzate, contribuendo a una corsa agli armamenti nella regione. Questo scenario porta con sé anche sfide e opportunità per la cooperazione regionale in materia di sicurezza, poiché le nazioni cercheranno di trovare un equilibrio tra le capacità militari e le esigenze di stabilità.

In sintesi, la vendita della Garibaldi all’Indonesia non è solo un cambio di proprietà per una storica nave, ma rappresenta anche un significativo spostamento nelle dinamiche di potere nel Sud-Est asiatico, con potenziali ripercussioni su scala globale. I prossimi anni saranno cruciali per vedere come l’Indonesia integrerà questa storica portaerei nella sua flotta e come ciò influenzerà la sicurezza marittima nella regione.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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