Le borse europee stanno vivendo una giornata caratterizzata da segnali contrastanti, influenzate dalle recenti dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nel suo discorso, Powell ha evidenziato l’importanza di monitorare il rischio inflazione, un tema che continua a preoccupare gli investitori globali. Questo ha portato a una mattinata in territorio negativo per molti listini europei, ma alcune piazze hanno recuperato terreno nel corso della giornata.
Andamento dei mercati europei
In particolare, Francoforte ha registrato un incremento dello 0,22%, mentre Londra ha chiuso con un +0,16%. Madrid si è mantenuta quasi invariata con un -0,04%, mentre Milano ha mostrato una leggera flessione, chiudendo a -0,22%. Parigi ha subito un calo più significativo, -0,65%. Al contrario, i mercati azionari statunitensi hanno mostrato una performance positiva: il Dow Jones è salito dello 0,2% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,3%, segnando un’inversione di tendenza rispetto a quanto visto in Europa.
Mercato obbligazionario
Un elemento chiave da osservare è il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, che ha sfiorato gli 82 punti. Il rendimento annuo dei Btp è aumentato di 2,5 punti, portandosi al 3,57%, mentre il rendimento dei Bund ha registrato un lieve calo di 0,1 punti, attestandosi al 2,75%. Questa situazione riflette le tensioni sul mercato obbligazionario, dove gli investitori cercano di navigare tra le aspettative di inflazione e le politiche monetarie delle banche centrali.
Settore delle materie prime e delle automobili
Nel settore delle materie prime, il petrolio continua a mostrare una tendenza al rialzo. Il prezzo del Wti è aumentato dell’1,53%, raggiungendo i 64,38 dollari al barile. In controtendenza, il gas naturale ha visto una leggera flessione, con un calo dello 0,43%, scendendo a 32,14 euro per megawattora. L’oro, al contrario, si mantiene sui massimi, con un incremento dello 0,23%, toccando i 3.770,5 dollari l’oncia.
Il settore automobilistico è stato particolarmente sotto pressione. Stellantis ha registrato una flessione del 3,12%, annunciando piani per fermare la produzione in sei impianti europei, tra cui quello di Pomigliano d’Arco. Anche altri grandi nomi del settore hanno subito perdite: Volkswagen ha ceduto l’1,6%, Renault ha perso l’1,3% e Ferrari ha visto un calo dell’1,25%.
Crescita nel settore della difesa
In controtendenza, il settore della difesa ha mostrato segni di crescita, beneficiando delle recenti dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump riguardo alle forniture future di armi alla NATO. I titoli di aziende come Hensoldt (+4,45%), Saab (+4,05%), Leonardo (+3,35%) e Rheinmetall (+2,05%) hanno registrato guadagni significativi.
Il comparto del lusso ha invece sofferto, con Swatch in calo del 3,45%, Hermes che ha perso il 2,9%, LVMH con un -2,4%, Cucinelli in flessione dell’1,93% e Moncler che ha visto una diminuzione dell’1,8%. Questi movimenti potrebbero essere influenzati da una combinazione di fattori, tra cui le incertezze economiche globali.
La giornata sui mercati si è quindi rivelata complessa, con segnali di recupero e debolezza che si intrecciano, riflettendo un contesto economico globale in continua evoluzione e segnato da incertezze. Gli investitori continueranno a monitorare attentamente gli sviluppi economici e le politiche monetarie per orientare le proprie strategie di investimento.