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Alice nella Città: l’apertura di Good Boy di Ben Leonberg promette sorprese

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Alice nella Città: l'apertura di Good Boy di Ben Leonberg promette sorprese
Alice nella Città: l'apertura di Good Boy di Ben Leonberg promette sorprese
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La XXIII edizione del festival Alice nella Città si prepara a sorprendere il pubblico con un programma ricco di eventi e proiezioni. Dal 15 al 26 ottobre 2023, la capitale italiana ospiterà questo importante evento cinematografico in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma. Tra le diverse location che accoglieranno le proiezioni, spiccano l’Auditorium Parco della Musica, l’Auditorium Conciliazione e il Cinema Adriano. Quest’anno, il festival si apre con il film Good Boy di Ben Leonberg, un’opera prima che ha già attratto l’attenzione della critica e del pubblico.

il film good boy: un’opera prima di successo

Good Boy è un progetto low budget e indipendente, inizialmente concepito come cortometraggio e sviluppato nel corso di tre anni. La pellicola ha fatto il suo trionfale esordio al SXSW Film & TV Festival nel 2025, ottenendo un’impressionante valutazione del 95% su Rotten Tomatoes. Questo successo dimostra che anche i film a basso costo possono riscuotere un grande interesse se supportati da una narrazione originale e da idee innovative.

Il film affronta il tema universale della paura, ma lo fa attraverso un punto di vista unico: quello di un cane. Indy, il protagonista a quattro zampe, è interpretato dall’effettivo cane di Leonberg, portando autenticità e un forte legame emotivo alla storia. La narrazione si sviluppa attraverso gli occhi di Indy, esplorando le sue percezioni e reazioni a eventi inquietanti che si verificano durante la notte.

un’angolazione originale sulla paura

La premessa di Good Boy ruota attorno a una domanda fondamentale: perché i cani sembrano percepire cose che gli esseri umani non possono vedere? Il film si interroga su questo mistero, mostrando come Indy, il cane di famiglia, sia l’unico a rendersi conto che la casa è infestata da presenze inquietanti. In questo contesto, Leonberg trae ispirazione da iconici racconti horror, citando esplicitamente il lavoro di Stephen King, che esplora scenari ipotetici che sfidano la realtà e mettono in evidenza le paure più profonde dell’essere umano.

Ben Leonberg ha dichiarato: “Stephen King, una delle mie più grandi ispirazioni horror, dice spesso che trae le sue idee da scenari ipotetici del tipo ‘e se…'”. La visione di Leonberg si concretizza in un thriller paranormale che affronta l’oscurità della vita quotidiana attraverso gli occhi di un cane, rendendo Good Boy un film intrigante e attuale capace di attrarre un pubblico giovane.

l’importanza del festival alice nella città

I condirettori del festival, Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, hanno sottolineato l’importanza di aprire il festival con Good Boy, affermando che i giovani hanno un rapporto speciale con il genere horror, poiché riflette le loro inquietudini. “L’oscurità e la paura non abitano in contrade remote, ma si trovano subito in fondo alla strada, dietro l’armadio o sotto il letto”, hanno dichiarato.

Inoltre, il trailer del film ha già superato milioni di visualizzazioni online, contribuendo a trasformare questo piccolo horror indipendente in un potenziale blockbuster internazionale. Questo successo virale dimostra l’interesse crescente verso storie che sfidano le convenzioni del genere e la capacità dei film indipendenti di ritagliarsi uno spazio nel panorama cinematografico contemporaneo.

Con l’apertura di Alice nella Città, ci si aspetta che opere come Good Boy stimolino dibattiti e riflessioni non solo sul genere horror, ma anche sul potere delle narrazioni cinematografiche di esplorare le paure e le insicurezze che caratterizzano la nostra esistenza. Questo festival rappresenta un’importante piattaforma per cineasti emergenti e un’occasione imperdibile per il pubblico di scoprire storie uniche e coinvolgenti.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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