L’amministratore giudiziario di Sipario Movies, Paolo Bastia, ha avviato un’importante procedura legale per contestare la revoca dei crediti d’imposta a favore della società. Questa iniziativa, formalizzata il 17 luglio 2025 presso il Ministero della Cultura, segue la nomina di Bastia come amministratore, avvenuta il 10 giugno 2025. La questione è di particolare rilevanza non solo per Sipario Movies, ma anche per il panorama cinematografico italiano, poiché riguarda uno degli strumenti di sostegno più importanti per l’industria del cinema: il tax credit.
La situazione attuale di Sipario Movies
La nota diramata dalla società mette in luce diversi punti chiave. Innanzitutto, la relazione redatta da Bastia evidenzia che non sono state riscontrate irregolarità nei conti di Sipario Movies, né fatturazioni per prestazioni inesistenti. Questo aspetto è cruciale, dato che la revoca dei crediti d’imposta era stata originata da un esposto contenente dati che si sono rivelati inattendibili e privi di fondamento. La svalutazione patrimoniale di oltre 100 milioni di euro, ipotizzata in seguito a tali segnalazioni, è stata anch’essa smentita da accertamenti approfonditi.
La situazione ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’affidabilità delle segnalazioni che hanno portato alla decisione di revoca. In un contesto in cui le aziende del settore cinematografico si trovano già ad affrontare numerose difficoltà, la gestione di tali accuse infondate potrebbe avere ripercussioni significative non solo su Sipario Movies, ma sull’intero ecosistema del cinema italiano.
Il ruolo di Andrea Iervolino
Andrea Iervolino, fondatore di Sipario Movies e produttore cinematografico di lungo corso, ha sempre sostenuto con fermezza la propria integrità e quella della sua azienda. La nota dell’azienda sottolinea che la posizione di Iervolino è stata confermata dagli accertamenti effettuati dall’amministratore giudiziario. Quest’ultimo ha messo in evidenza come l’operato di Iervolino negli ultimi vent’anni abbia contribuito in modo sostanziale a portare il cinema italiano sulla scena internazionale.
L’importanza del tax credit
La questione del tax credit è di fondamentale importanza per le aziende cinematografiche, poiché rappresenta un incentivo economico che consente di:
- Ridurre i costi di produzione.
- Attrarre investimenti.
- Realizzare opere di successo sia in Italia che all’estero.
La revoca dei crediti d’imposta, quindi, non solo mette a rischio la stabilità economica di Sipario Movies, ma potrebbe anche avere un effetto domino su altri progetti in cantiere, compromettendo la produzione di film di qualità.
Il Ministero della Cultura ha il compito di vigilare sull’assegnazione dei crediti d’imposta e di garantire che le risorse siano utilizzate in modo appropriato. Tuttavia, la situazione di Sipario Movies solleva interrogativi sulle modalità di controllo e sulle procedure adottate in caso di segnalazioni di irregolarità. È fondamentale che il sistema sia in grado di distinguere tra accuse fondate e accuse infondate, affinché non si creino ingiuste penalizzazioni per le aziende.
La decisione dell’amministratore giudiziario di presentare un’istanza per l’annullamento della revoca è un passo significativo non solo per Sipario Movies, ma anche per il settore cinematografico italiano nel suo insieme. La tutela della reputazione di produttori come Andrea Iervolino è essenziale per mantenere la fiducia nel mercato e garantire che le aziende possano operare in un ambiente sano e competitivo.
In un contesto in cui il cinema italiano ha dovuto affrontare sfide considerevoli, tra cui la pandemia di COVID-19, il supporto governativo attraverso strumenti come il tax credit diventa ancora più cruciale. La revoca dei crediti d’imposta a Sipario Movies potrebbe rappresentare un segnale preoccupante per l’intero settore.
La richiesta di Bastia di annullare la revoca dei crediti d’imposta è quindi un atto non solo di difesa dell’azienda, ma anche un modo per riaffermare la necessità di garantire un ambiente di lavoro sereno e giusto per tutti i professionisti del settore. Resta da vedere come il Ministero della Cultura risponderà a questa istanza e quali saranno le implicazioni future per Sipario Movies e per il panorama cinematografico nazionale.