Il mondo del cinema e della fotografia è in lutto per la scomparsa di Roberto Russo, un artista che ha intrecciato la sua vita con quella della celebre attrice Monica Vitti. Russo è deceduto a Roma all’età di 77 anni, dopo una lunga malattia che lo ha costretto a un ricovero in una residenza sanitaria assistenziale. La sua morte, avvenuta ieri mattina, segna la conclusione di un’epoca per molti appassionati di cinema italiano.
Nato a Roma il 23 settembre 1947, Roberto Russo ha avuto un incontro decisivo con Monica Vitti sul set di “Teresa la ladra” di Carlo Di Palma. All’epoca, lui era un giovane di 25 anni e lei un’affermata attrice di 41. Questo incontro ha dato inizio a un legame che ha resistito alla prova del tempo. Dopo un lungo fidanzamento, i due si sono sposati nel 2000 al Campidoglio di Roma, un momento simbolico che ha rappresentato l’unione di due anime creative.
la carriera di roberto russo
Roberto Russo non era solo il marito di Monica Vitti, ma anche un regista e sceneggiatore di talento. Il suo esordio alla regia risale al 1983 con il film “Flirt”, che gli è valso il David di Donatello come miglior regista esordiente. Questo primo lavoro ha segnato l’inizio di una carriera che ha visto Russo collaborare con alcuni dei nomi più importanti del panorama italiano. Tra le sue opere più significative:
- Flirt (1983)
- Francesca è mia (1986) – con la partecipazione di Vincenzo Cerami alla sceneggiatura.
La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nei suoi film. Per “Flirt”, Russo ha scelto di lavorare con Francesco De Gregori, mentre per “Francesca è mia”, la colonna sonora è stata affidata a Tullio De Piscopo. Queste scelte hanno contribuito a dare un’impronta unica alla sua filmografia.
il contributo al teatro e alla televisione
Oltre ai film, Russo ha lavorato anche nel teatro e in televisione. Ha diretto spettacoli come “La Strana Coppia” e “Prima Pagina”, e ha portato sul piccolo schermo la trasmissione “Passione Mia”, un programma che ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua freschezza e originalità. Il suo contributo al cinema e alla cultura italiana è stato significativo e variegato.
La relazione tra Roberto Russo e Monica Vitti è stata caratterizzata da una profonda stima reciproca. In una testimonianza scritta per il libro “La Dolce Vitti”, Russo ha descritto la sua compagna come un’artista in continua evoluzione. Ha sottolineato l’importanza dell’autenticità nel lavoro di Vitti, evidenziando come ogni personaggio fosse una parte di lei.
l’eredità di roberto russo
Dopo la morte di Monica Vitti, avvenuta il 2 febbraio 2022, Russo ha scelto la riservatezza, ritirandosi dalla vita pubblica. Questo allontanamento dai riflettori è stato un chiaro segno del profondo legame che lo univa all’attrice. I funerali di Roberto Russo si terranno martedì 23 settembre, alle ore 10.30, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. La data è particolarmente significativa, poiché coincide con il giorno in cui Russo avrebbe compiuto 78 anni.
La scomparsa di Roberto Russo lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. La sua dedizione al cinema, alla fotografia e, soprattutto, al suo amore per Monica Vitti, rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva di un’epoca d’oro del nostro cinema.