L’incontro tra Vedova e Tintoretto rappresenta un’affascinante fusione di epoche e stili, un dialogo che si snoda attraverso le opere di due maestri dell’arte veneziana. La mostra “Vedova Tintoretto. In dialogo”, curata da Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa, è allestita a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 19 settembre 2023 fino al 12 gennaio 2026. Questo evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia, offre un’opportunità unica per esplorare le affinità e le dissonanze tra le opere di Tintoretto e quelle di Emilio Vedova, evidenziando il legame profondo che entrambi gli artisti hanno con Venezia e la sua tradizione artistica.
Un percorso artistico in dialogo
La mostra si propone di esaminare il percorso artistico di Emilio Vedova attraverso il prisma dell’opera di Tintoretto, che ha rappresentato un punto di riferimento per molti artisti del Novecento. Attraverso una selezione di opere significative, la curatela intende mettere in luce le similitudini tematiche e stilistiche, nonché l’impatto che la figura di Tintoretto ha avuto sulla pratica artistica di Vedova. Tra le opere in esposizione, si possono ammirare:
- I disegni giovanili di Vedova del 1936
- I dipinti degli anni ’40 e ’50, in cui l’artista riflette su opere iconiche del maestro veneziano
L’allestimento e i capolavori in mostra
L’allestimento della mostra si snoda all’interno dell’Aula del Senato del Regno d’Italia, un ambiente ricco di storia che fa da cornice perfetta per questa esposizione. Tra i pezzi più significativi, troviamo:
- Le ancone dei Camerlenghi, un prestito straordinario dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia
- Opere del celebre ciclo delle Metamorfosi, ora conservate alle Gallerie Estensi di Modena
Questi capolavori permettono di vedere da vicino l’evoluzione dello stile di Tintoretto, caratterizzato da una drammaticità e una vitalità che hanno influenzato profondamente artisti come Vedova.
La reinterpretazione dei temi
Vedova ha dedicato molte delle sue opere alla reinterpretazione dei temi e delle composizioni di Tintoretto. Tra i lavori esposti, spiccano titoli emblematici come:
- “Moltiplicazione dei pani e dei pesci (da Tintoretto)” (1942)
- “La crocifissione (da Tintoretto)” (1947)
In queste opere, Vedova non si limita a riprodurre le immagini, ma le reinterpreta, portando alla luce nuove letture e significati attraverso una rielaborazione stilistica che riflette la sua ricerca personale.
Un elemento chiave dell’esposizione è l’opera monumentale di Vedova, intitolata “…in continuum, compenetrazione/traslati ’87/’88”, che sfida le proporzioni della sala del Senato con oltre cento grandi tele assemblate in un’unica installazione. Questa opera non solo rappresenta il culmine della produzione artistica di Vedova, ma funge anche da ponte ideale tra il passato e il presente.
Un’opportunità unica
La mostra “Vedova Tintoretto. In dialogo” invita a una riflessione profonda sull’arte e sul suo potere di connessione attraverso i secoli. Con la presenza dell’Autoritratto di Tintoretto del 1588, prestato dal Musée du Louvre, il percorso espositivo si arricchisce ulteriormente, ponendo l’accento sull’importanza della figura di Tintoretto nel panorama artistico veneziano e oltre.
Attraverso un’attenta curatela e un allestimento pensato per valorizzare ogni opera, la mostra si propone non solo come un tributo a due giganti dell’arte, ma anche come un invito a riflettere sulla continua evoluzione della creatività umana. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare le dinamiche del dialogo artistico, delle influenze e delle reinterpretazioni che caratterizzano la storia dell’arte, rendendo questa esposizione un’esperienza imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura.