Malcolm McDowell, attore di fama mondiale, ha recentemente condiviso i suoi pensieri su due leggende di Hollywood, Robert Redford e Paul Newman, durante un incontro con i giornalisti a Firenze. L’occasione è stata la presentazione della proiezione di “Caligula, il montaggio definitivo (2023)”, che si terrà il 23 settembre al Teatro Niccolini. Questo evento segna un’importante revisione di un film controverso e iconico, che ha suscitato dibattiti sin dalla sua uscita nel 1979.
Nel suo intervento, McDowell ha espresso la sua ammirazione per Robert Redford, descrivendolo come “una persona veramente bella, sia fuori che dentro”. L’attore britannico ha sottolineato l’impatto di Redford non solo come attore, ma anche come produttore e fondatore del Sundance Film Festival. Questo festival, che si tiene annualmente a Park City, nello Utah, è diventato un punto di riferimento per i cineasti indipendenti, offrendo una piattaforma per opere innovative e creative che altrimenti potrebbero non avere spazio nel panorama cinematografico tradizionale.
icone di hollywood
McDowell ha aggiunto che Redford e Newman sono state autentiche icone di Hollywood. Entrambi hanno incarnato un’epoca d’oro del cinema, con carriere che hanno influenzato generazioni di attori e registi. Robert Redford, noto per i suoi ruoli in film memorabili come “Butch Cassidy and the Sundance Kid” e “Il laureato”, ha dimostrato di avere un occhio attento non solo per la recitazione, ma anche per la narrazione cinematografica. La sua dedizione a progetti artistici ha ispirato molti, facendo di lui una figura fondamentale nel mondo del cinema.
Paul Newman, d’altra parte, è stato un simbolo di carisma e talento, con performance indimenticabili in pellicole come “La gatta sul tetto che scotta” e “Il colore dei soldi”. La sua collaborazione con Redford ha dato vita a film che sono diventati classici, dimostrando la potenza della chimica tra attori sul grande schermo. McDowell ha messo in evidenza come queste due figure non solo abbiano contribuito al cinema, ma abbiano anche aperto la strada a una nuova generazione di artisti, incoraggiando la creatività e l’innovazione.
il montaggio definitivo di caligula
La proiezione di “Caligula, il montaggio definitivo” rappresenta un ritorno a un’opera che ha segnato la carriera di McDowell. Il film, originariamente diretto da Tinto Brass, è stato oggetto di molte polemiche e controversie a causa del suo contenuto audace e della sua rappresentazione grafica della vita di Caligola, l’imperatore romano noto per il suo comportamento eccentrico e le sue scelte potenzialmente distruttive. McDowell ha rivelato che questo nuovo montaggio, realizzato oltre 40 anni dopo la versione originale, è stato concepito per restituire al film la visione autentica di Brass.
- “È un film fantastico, è il montaggio come lo voleva fare Tinto Brass”, ha dichiarato McDowell, riflettendo sull’esperienza di rivedere il film.
- “Eravamo belli e giovani, è chiudere una parentesi che era rimasta aperta”.
Queste parole evocano non solo la nostalgia per un’epoca passata, ma anche l’importanza di riconoscere il percorso di un film che, nonostante le critiche, ha avuto un impatto duraturo sulla cultura cinematografica.
una carriera senza rimpianti
Parlando della sua carriera, McDowell ha rivelato di non essere particolarmente interessato a guardare indietro. “Non ho visto più della metà dei film che ho fatto”, ha affermato, sottolineando che il vero giudizio sulla sua opera proviene dal pubblico, che si esprime attraverso l’acquisto del biglietto. Questa prospettiva suggerisce un approccio umile e autentico nei confronti della sua arte, in contrasto con il giudizio spesso severo dei critici.
McDowell ha iniziato la sua carriera con un grande film, “If…”, che gli ha aperto le porte a ruoli iconici come quello di Alex DeLarge in “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick. Questo film, uscito nel 1971, è diventato un cult e ha consolidato la reputazione di McDowell come attore versatile e talentuoso. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e sfaccettati lo ha reso uno degli attori più rispettati nella sua professione, capace di affrontare ruoli che sfidano le convenzioni.
L’incontro di McDowell con i giornalisti a Firenze rappresenta un’opportunità per celebrare non solo il suo lavoro, ma anche l’eredità di Redford e Newman, che continua a vivere attraverso le loro opere e l’influenza che hanno avuto su generazioni di cineasti. La presentazione del montaggio definitivo di “Caligula” non è solo una celebrazione di un film controverso, ma anche un riconoscimento del potere del cinema di trascendere il tempo e di rimanere rilevante nel discorso culturale contemporaneo.