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Milano in rosso: il calo delle banche affonda la Borsa europea

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Milano in rosso: il calo delle banche affonda la Borsa europea
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La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in calo, registrando una diminuzione dell’1,28%. Questo andamento negativo segue la scia di Wall Street e si allinea con il trend generale osservato negli altri mercati europei, che hanno anch’essi mostrato segni di debolezza. Gli investitori si stanno preparando per le prossime decisioni della Federal Reserve riguardo al possibile taglio dei tassi, un tema centrale per il mercato finanziario in questo periodo di incertezze economiche.

Andamento globale e impatto sui mercati

A livello globale, il dollaro ha mostrato segnali di indebolimento, contribuendo a una certa instabilità nei mercati valutari. In questo contesto, i titoli di Stato hanno registrato movimenti limitati, con lo spread tra Btp e Bund che è rimasto stabile a 78 punti. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,47%, mentre quello tedesco è al 2,69%, valori che riflettono un clima di cautela tra gli investitori.

Settori in difficoltà

Nel listino principale, le banche si sono rivelate tra i settori più colpiti, con perdite significative. Ecco alcuni dei titoli che hanno subito cali:

  1. Moncler: -3,2%
  2. Cucinelli: -1,3%
  3. Leonardo: -3%

Nel settore bancario, Mps ha registrato una perdita del 2,8%, mentre Mediobanca è scesa del 2,3%. Questo avviene in un momento cruciale, poiché si sono riaperti i termini per l’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA), suscitando preoccupazioni tra gli investitori. Anche Intesa Sanpaolo ha subito una flessione del 2,3%, seguita da Bper e Unicredit, che hanno chiuso rispettivamente a -1,5% e -1,3%. In controtendenza, Banco Bpm ha mostrato una leggera crescita, guadagnando lo 0,2%.

Resilienza in alcuni settori

Il comparto assicurativo non è stato immune dalle vendite, con Unipol che ha ceduto il 2,8% e Generali il 2,2%. Questi risultati evidenziano una sfida per il settore, che sta affrontando una maggiore volatilità e incertezze legate a fattori macroeconomici e geopolitici.

Nonostante il clima negativo, il settore energetico ha mostrato segni di resilienza, spinto dal rialzo del prezzo del petrolio. Ecco alcuni dei risultati nel settore:

  1. Tenaris: +0,7%
  2. Eni: +0,6%
  3. Saipem: -0,3%

Le indiscrezioni riguardo a una possibile trattativa con Fincantieri, che ha visto il titolo crescere dello 0,6%, hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione su Saipem, soprattutto in relazione alla cessione di alcuni asset nel settore della robotica e della subacquea.

La chiusura in calo della Borsa di Milano evidenzia le sfide che i mercati finanziari stanno affrontando. Con l’attesa per le decisioni della Fed e il contesto economico globale in continua evoluzione, gli investitori dovranno monitorare attentamente gli sviluppi futuri per adattare le proprie strategie di investimento. La giornata di oggi è un chiaro esempio di come le notizie e le aspettative possano influenzare significativamente i mercati e come sia fondamentale mantenere una visione attenta e analitica per navigare in queste acque turbolente.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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