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Milano in crisi: Unicredit affonda e Mfe crolla, la borsa europea nel caos

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Milano in crisi: Unicredit affonda e Mfe crolla, la borsa europea nel caos
Milano in crisi: Unicredit affonda e Mfe crolla, la borsa europea nel caos
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La Borsa di Milano ha vissuto oggi una giornata particolarmente difficile, chiudendo con un calo dell’1,29%, il peggior risultato in Europa. Questo ribasso significativo è stato fortemente influenzato dalle vendite che hanno colpito Unicredit, la quale ha registrato un decremento del 3,59%. La situazione è diventata ancora più complessa in occasione della partecipazione del CEO di Unicredit, Andrea Orcel, alla Bofa CEO Conference, un importante evento annuale per il settore bancario e finanziario. Durante la conferenza, Orcel ha affrontato le attuali sfide del settore, ma le sue dichiarazioni non sono riuscite a rassicurare gli investitori, che temono un possibile rinvio da parte del governo italiano riguardo alle imposte differite attive (DTA).

L’importanza delle DTA per le banche italiane

Le DTA rappresentano un potenziale beneficio fiscale cruciale per le banche italiane, poiché potrebbero migliorare la loro posizione patrimoniale. Tuttavia, la preoccupazione che il governo possa posticipare ulteriormente la possibilità di trasformare queste imposte in crediti d’imposta ha alimentato l’incertezza nel mercato. Questo clima di instabilità ha avuto ripercussioni non solo su Unicredit, ma anche su altre istituzioni finanziarie, tra cui:

  1. Mediolanum: -2,11%
  2. Banco BPM: -1,41%
  3. Monte dei Paschi di Siena (MPS): -1,38%
  4. BPER: -1,32%
  5. Intesa Sanpaolo: -1,31%
  6. Banca Popolare di Sondrio: -1,29%
  7. Mediobanca: -1,12%

Particolarmente delicata è la situazione di Mediobanca, in attesa di un consiglio di amministrazione che potrebbe portare a dimissioni significative.

Perdite in altri settori

Anche al di fuori del settore bancario, molti titoli di spicco hanno subito perdite. Ferrari ha chiuso con un ribasso del 2,56%, mentre Leonardo, il gigante della difesa e dell’aerospazio, ha visto un calo del 2,52%. Questi ribassi riflettono un clima di incertezza che permea i mercati, influenzato da fattori esterni come le tensioni geopolitiche e le preoccupazioni per l’andamento dell’economia globale, oltre alle dinamiche interne italiane.

Nonostante il quadro complessivo negativo, ci sono segnali di resistenza in alcuni settori. Nexi, specializzata nei pagamenti digitali, ha registrato un incremento dell’1,89%, mentre Tim, colosso delle telecomunicazioni, ha chiuso con un +1,58%. Anche Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione di PSA e FCA, ha visto un aumento dell’1,2%. Queste performance positive suggeriscono che ci sono ancora opportunità nel mercato, nonostante le difficoltà attuali.

La situazione di Mfe

Un capitolo a parte merita Mfe, la società madre di Mediaset, che ha subito un crollo significativo. Le azioni di Mfe hanno perso il 7,48% per la categoria A e il 6% per la categoria B, a seguito dei deludenti risultati della controllata tedesca Prosieben. Quest’ultima ha registrato una contrazione del 4,13% a Francoforte, alimentando le preoccupazioni degli investitori per il futuro della società. Gli analisti hanno abbassato le loro stime su Prosieben, suggerendo un deterioramento delle prospettive di crescita.

Il contesto attuale della Borsa di Milano è emblematico delle sfide che il mercato italiano deve affrontare. Sebbene ci siano segnali di resilienza in alcuni settori, la preoccupazione per la stabilità economica e le incertezze politiche stanno influenzando significativamente il comportamento degli investitori. La prossima manovra finanziaria del governo sarà cruciale per determinare la direzione futura delle politiche fiscali e delle regolamentazioni bancarie.

In un contesto internazionale complesso, i mercati globali sono influenzati da vari fattori, tra cui la politica monetaria della Federal Reserve americana e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Questi elementi rendono il clima di investimento particolarmente volatile e incerto, non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa.

In questo scenario, gli investitori devono navigare con cautela, valutando attentamente le opportunità e i rischi associati agli asset nel loro portafoglio. La Borsa di Milano, pur affrontando difficoltà, potrebbe offrire occasioni di acquisto per chi è pronto a scommettere su un recupero nel lungo termine.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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