Il nuovo film di Chloé Zhao, “Hamnet”, si sta rapidamente affermando come uno dei principali contendenti per gli Oscar 2026. La pellicola ha ricevuto recensioni entusiastiche da parte di pubblico e critica, con particolare attenzione alle performance dei protagonisti Jessie Buckley e Paul Mescal, che hanno affascinato gli spettatori durante le proiezioni al Telluride Film Festival e al Toronto Film Festival. Zhao, già vincitrice di due Oscar per “Nomadland”, continua a dimostrare il suo straordinario talento nel raccontare storie profonde e toccanti.
Un adattamento di successo
“Hamnet” è una coproduzione di Amblin, la casa di produzione fondata da Steven Spielberg, ed è tratto dal pluripremiato bestseller del 2020 di Maggie O’Farrell, intitolato “Nel nome del figlio: Hamnet”. Questo romanzo esplora la vita del celebre drammaturgo William Shakespeare, mettendo in luce il lato più umano e vulnerabile di un genio della letteratura.
La trama del film si basa su eventi storici reali, in particolare sulla tragica morte di Hamnet, l’unico figlio maschio di Shakespeare, avvenuta a soli undici anni. Il drammaturgo, noto per le sue opere immortali, aveva anche due figlie: Susanna e Judith. La storia racconta di un giovane William (interpretato da Paul Mescal), che si trova a Stratford-upon-Avon come tutore di latino per ripagare i debiti del padre, e della sua storia d’amore con Agnes (Jessie Buckley), una giovane falconiera con una profonda connessione con la natura.
Temi universali di perdita e lutto
Il film non si limita a raccontare una semplice biografia, ma affronta anche temi di grande rilevanza, come la perdita e il lutto, che hanno avuto un ruolo cruciale nella vita di Shakespeare e nella sua opera. Dopo aver sposato Agnes, William intraprende un viaggio verso Londra per affermarsi come drammaturgo, mentre la sua famiglia rimane a Stratford-upon-Avon. Con il passare degli anni, nascono i gemelli Hamnet e Judith, ma la vita della famiglia viene stravolta dall’epidemia di peste che porta alla morte del piccolo Hamnet. Questo evento tragico diventa una fonte di ispirazione per William, che scriverà una delle sue opere più celebri, “Amleto”, un dramma intriso di temi di perdita e vendetta.
La visione artistica di Chloé Zhao
Durante una conversazione a Toronto, Chloé Zhao ha condiviso la sua visione artistica e personale dietro a “Hamnet”. Ha spiegato come i suoi film precedenti affrontassero tematiche orientate verso il futuro, ma che con il compimento del 40° anno di età ha vissuto una crisi esistenziale. Zhao ha dichiarato: “Volevo realizzare una storia che mi permettesse di stare ferma e andare nel profondo”, e quando ha letto il libro di O’Farrell, ha capito che sarebbe stato il racconto perfetto.
La collaborazione tra Zhao e O’Farrell come cosceneggiatrice è stata fondamentale per garantire una fedeltà emotiva e narrativa all’adattamento cinematografico. La sinergia tra le due donne, entrambe segnate dalla loro personale esperienza con il dolore e la perdita, ha portato a una narrazione che risuona profondamente con il pubblico. Le performance di Jessie Buckley e Paul Mescal sono già state oggetto di elogi, con Buckley che incarna una Agnes forte e vulnerabile, mentre Mescal rappresenta un giovane Shakespeare in cerca della propria identità.
In vista dell’uscita nelle sale americane prevista per la fine di novembre 2025 e in Italia il 5 febbraio 2026, “Hamnet” si sta già guadagnando un posto di rilievo nella corsa agli Oscar. Con la regia di Zhao e una storia così ricca di emozione e significato, il film promette di essere un’esperienza cinematografica indimenticabile, capace di attrarre sia i fan di Shakespeare sia coloro che cercano una narrazione profonda e toccante. La combinazione di talento, passione e una storia avvincente potrebbe rendere “Hamnet” uno dei film più discussi e celebrati della prossima stagione dei premi, confermando ulteriormente l’abilità di Zhao nel raccontare storie che trascendono il tempo e lo spazio.