Emergono nuovi e inquietanti elementi nell’indagine sul delitto di Chiara Poggi, la giovane assassinata a Garlasco nel 2007. Questo caso ha suscitato un interesse mediatico e pubblico notevole, non solo per la brutalità del crimine, ma anche per la complessità delle indagini e dei processi che ne sono seguiti. Il 10 settembre 2023, durante un incidente probatorio disposto dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, sono state trovate otto impronte in alcuni reperti raccolti nell’abitazione della vittima, risalenti a quasi due decenni fa.
Dettagli delle impronte rinvenute
Le impronte sono state rinvenute su un sacchetto di cereali e su un sacchetto della spazzatura, lasciando presagire che possano appartenere a persone coinvolte nel caso. In particolare:
- Sei impronte sono state trovate sul sacchetto di cereali.
- Due impronte sono state rinvenute su quello della spazzatura.
Questi dettagli potrebbero rivelarsi cruciali nell’indagine, che ha visto finora la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di carcere per l’omicidio, ma che ha anche visto emergere il nome di Andrea Sempio, la cui difesa è attualmente al lavoro per chiarire la sua posizione.
Le dichiarazioni degli esperti
Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma e attuale consulente della difesa di Sempio, ha dichiarato che le impronte rinvenute potrebbero essere utili per confronti dattiloscopici. «Su due reperti sono emersi dei rilievi dattiloscopici potenzialmente utili per i confronti, che saranno confrontati naturalmente con Chiara Poggi, Alberto Stasi e Andrea Sempio», ha affermato Garofano. Questa analisi potrebbe portare a scoprire ulteriori dettagli cruciali sul crimine e sulle persone coinvolte.
In passato, sono state già identificate tracce genetiche di Chiara Poggi e di Alberto Stasi sulla spazzatura, il che rende questo nuovo sviluppo ancora più intrigante. La conoscenza di queste impronte potrebbe fornire nuovi indizi e chiarire ulteriormente il quadro della vicenda.
Aspettative per il futuro
La prossima udienza in tribunale è fissata per il 26 settembre, dove si discuterà anche della richiesta di proroga dell’incidente probatorio. Questo periodo di attesa è carico di tensioni e aspettative, non solo per le parti coinvolte, ma anche per l’opinione pubblica, che continua a seguire con attenzione ogni sviluppo della vicenda.
Andrea Sempio, attualmente sotto indagine, ha espresso un certo grado di rassegnazione riguardo alla situazione. La sua legale, Angela Taccia, ha dichiarato che il suo assistito è «rassegnato e tranquillo», ma anche «stanco» di queste prolungate indagini. Sempio è convinto della sua estraneità rispetto all’omicidio e ha manifestato dispiacere per i genitori di Chiara Poggi, sottolineando la sua totale innocenza.
Dall’altro lato, la difesa di Alberto Stasi ha minimizzato l’importanza delle recenti scoperte. Giada Bocellari, legale di Stasi, ha affermato che «ci aspettiamo che le impronte corrispondano ai Dna già individuati, ma non considero questo passaggio particolarmente rilevante. Ci sono altri elementi ben più importanti». Stasi, pur essendo stato condannato definitivamente, ha affrontato gli sviluppi dell’indagine con una certa distanza.
Questo caso ha sollevato molte domande e ha portato alla luce non solo la complessità dell’indagine, ma anche il dolore e la sofferenza delle famiglie coinvolte. L’omicidio di Chiara Poggi continua a rappresentare un mistero irrisolto che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e l’intero paese. Con nuove evidenze che emergono e una lotta continua per la verità, l’attenzione rimane alta e il desiderio di giustizia palpabile. La comunità attende con ansia gli sviluppi dell’udienza del 26 settembre, con la speranza che si possa finalmente fare luce su questo tragico evento e portare un po’ di conforto a chi è rimasto coinvolto in questa dolorosa vicenda.