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Il ritorno di Cirano di Bergerac: un’apertura magica per le Giornate del Muto

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Il ritorno di Cirano di Bergerac: un'apertura magica per le Giornate del Muto
Il ritorno di Cirano di Bergerac: un'apertura magica per le Giornate del Muto
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Il festival delle Giornate del cinema muto di Pordenone si prepara a offrire un’esperienza unica agli appassionati di cinema. Con la 44/a edizione in programma dal 4 all’11 ottobre, l’evento si svolgerà presso il Teatro Verdi, sotto la direzione di Jay Weissberg. Questa manifestazione annuale rappresenta un’importante opportunità per riscoprire opere dimenticate e valorizzare il patrimonio culturale del cinema muto, un’epoca che ha influenzato profondamente l’arte visiva contemporanea.

l’apertura del festival e il restauro di cirano di bergerac

L’apertura ufficiale del festival avverrà sabato 4 ottobre con l’anteprima mondiale del nuovo restauro di “Cirano di Bergerac”, un capolavoro diretto da Augusto Genina nel 1925. Questo film è un adattamento cinematografico della celebre opera teatrale di Edmond Rostand e racconta la storia di un poeta e spadaccino dal grande cuore, ma dal naso deforme. La nuova versione restaurata sarà accompagnata da una partitura originale del compositore americano Kurt Kuenne, eseguita dall’Orchestra da Camera di Pordenone sotto la direzione di Ben Palmer. Questo connubio tra immagini storiche e musica contemporanea promette di offrire un’esperienza audiovisiva unica.

eventi speciali e cortometraggi giapponesi

Il festival non si limita ai lungometraggi, ma presenta anche una varietà di eventi speciali. Domenica 5 ottobre, il pubblico potrà assistere a una selezione di 29 cortometraggi giapponesi degli anni ’30. Queste opere, salvate e digitalizzate da Eric Faden, rappresentano un tesoro della cinematografia nipponica e Pordenone sarà la prima città europea a ospitare questo evento. L’accompagnamento dal vivo sarà curato da Yoko Reikano Kimura al koto e Hikaru Tamaki al violoncello, arricchendo ulteriormente l’esperienza visiva.

Un altro evento di grande impatto è previsto per mercoledì 8 ottobre, con un appello contro la guerra che utilizza materiali storici dell’Imperial War Museum di Londra. In programma ci sarà il documentario britannico “The German Retreat and Battle of Arras”, accompagnato da una partitura originale composta da Laura Rossi. A seguire, sarà presentato “Palestine – A Revised Narrative”, un montaggio curato dall’artista libanese Cynthia Zaven, che utilizza cinegiornali sulla Palestina durante la Prima Guerra Mondiale. Questo evento rappresenta un’importante riflessione su temi di attualità e memoria storica.

la chiusura del festival e l’eredità di buster keaton

La chiusura del festival, prevista per sabato 11 ottobre e in replica domenica 12, vedrà protagonista il maestro Buster Keaton con “Our Hospitality”. In questo film, Keaton esplora il tema dell’ospitalità e delle rivalità familiari, un tema universale che continua a risuonare nel nostro tempo. Anche in questo caso, la colonna sonora sarà affidata a un compositore contemporaneo, il sloveno Andrej Goričar, che dirigerà l’Orchestra of the Imaginary di Lubiana.

Le Giornate del cinema muto di Pordenone non sono solo una celebrazione del passato, ma un’importante piattaforma per riflessioni contemporanee. Ogni proiezione è accompagnata da performance musicali dal vivo che danno nuova vita a film storici, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Con la sua ricca programmazione e l’impegno a preservare e valorizzare il patrimonio cinematografico, il festival si conferma come uno dei più significativi in Europa, un palcoscenico dove il passato e il presente si incontrano e dove la cultura cinematografica viene celebrata in tutte le sue forme.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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