Il festival inQuiete, giunto alla sua nona edizione, si appresta a diventare un punto di riferimento per la letteratura femminile. Con oltre 70 scrittrici di talento, tra cui nomi illustri come Ubah Cristina Ali Farah, Rossana Campo e Igiaba Scego, l’evento si svolgerà dal 7 al 12 ottobre 2023 presso il Cinema Avorio e la Libreria Tuba di Roma. Questo festival, interamente dedicato alle voci femminili, non è solo un appuntamento culturale, ma un’importante occasione di discussione su temi attuali e rilevanti.
Un laboratorio di idee
Le organizzatrici del festival, Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello, mettono in evidenza l’importanza di creare spazi di discussione. “Da dieci anni inQuiete è un luogo politico e collettivo, dove il pensiero femminista si costruisce nella pratica, nell’ascolto e nel conflitto”, affermano. Il festival si propone come un laboratorio di idee, affrontando questioni legate a:
- Lavoro
- Maternità
- Cura
- Sessualità
- Desideri
Utilizzando libri, voci e corpi come strumenti di dialogo, il festival offre un’opportunità unica per riflettere su temi di grande attualità.
Un programma diversificato
Il programma di quest’anno è ricco e variegato, con eventi che spaziano dai Ritratti di Signora, dedicati a scrittrici di grande spessore, a incontri su questioni sociali cruciali. Non mancheranno momenti di poesia e approfondimenti sulla nuova rubrica “Strumenti”, che esplora i saperi del femminismo. L’obiettivo è immaginare nuovi spazi condivisi e mondi possibili, un tema di particolare rilevanza in un periodo in cui le voci femminili stanno finalmente guadagnando visibilità e riconoscimento.
Tra le scrittrici che parteciperanno, nomi come Concita De Gregorio, Valentina Farinaccio e Maria Rosa Cutrufelli porteranno nuove prospettive e narrazioni. Ad esempio, Igiaba Scego esplora tematiche legate all’identità e alla migrazione, mentre Rossana Campo affronta con audacia il mondo delle relazioni e della femminilità.
Anteprime e approfondimenti
Il festival non si limita solo alla letteratura, ma si inserisce in una cornice più ampia di attualità. Le anteprime del festival includono:
- 28 settembre: Discussione sul “femminismo dei dati” al Festival Multi, con la presentazione del libro “Perché contare i femminicidi è un atto politico” di Donata Columbro.
- 29 settembre: Presentazione del libro “La chiamata” di Leila Guerriero, che racconta la vita di Silvia Labayru, una donna argentina vittima di violenza durante la dittatura di Videla.
Questi eventi rappresentano un’importante occasione per riflettere su questioni sociali di grande rilevanza.
Il festival inQuiete si conferma quindi come una piattaforma fondamentale per le scrittrici, dando voce a esperienze e storie che rischiano di rimanere nell’ombra. Con un programma ricco di eventi, incontri e performance, si prepara a coinvolgere un pubblico eterogeneo, curioso di scoprire nuove voci e prospettive. Questo festival è un’opportunità imperdibile per esplorare il mondo della letteratura femminile e riflettere su tematiche sociali, ispirandosi alle storie di donne che, attraverso la loro scrittura, continuano a cambiare il mondo.