Un importante sviluppo ha avuto luogo nel caso di Flavius Savu, un latitante romeno di 41 anni, arrestato in Svizzera grazie a un mandato di cattura internazionale. Savu, condannato nel 2018 a cinque anni di carcere per estorsione aggravata ai danni di don Gregorio Vitali, ex rettore del santuario della Bozzola di Garlasco, era irreperibile dal processo. La condanna è il risultato di una serie di atti di intimidazione messi in atto da lui e dal suo connazionale Florin Tanasie, costringendo il sacerdote a versare decine di migliaia di euro per evitare la diffusione di video compromettenti.
Un giro di ricatti inquietante
L’estorsione ha rivelato un inquietante giro di ricatti a luci rosse, con il santuario della Bozzola come epicentro. Questo luogo di culto è stato oggetto di indagini e ricostruzioni sia giudiziarie sia giornalistiche, rendendo la situazione ancora più complessa. Le affermazioni di Flavius Savu, secondo cui Chiara Poggi sarebbe stata assassinata per aver scoperto abusi sessuali all’interno del santuario, sollevano interrogativi inquietanti. Tuttavia, queste dichiarazioni non sono supportate da prove concrete.
- Giro di prostituzione: Un presunto memoriale redatto dal nipote di Savu ha suggerito l’esistenza di un giro di prostituzione legato al santuario.
- Album fotografico scomparso: Un album contenente immagini di Chiara Poggi e Alberto Stasi è stato sequestrato e poi misteriosamente scomparso, alimentando speculazioni sul legame tra i due casi.
- Collegamento con l’omicidio di Poggi: Prima dell’arresto, Savu ha confermato un collegamento tra il suo caso e l’omicidio di Poggi, pur affermando di non conoscere la vittima.
L’arresto e le prospettive di collaborazione
L’arresto di Savu a Zurigo rappresenta un punto di svolta significativo. Il suo avvocato, Roberto Grittini, ha comunicato che Savu è disposto ad acconsentire all’estradizione e a collaborare con la Procura di Pavia, anche riguardo al caso Poggi. Questa disponibilità potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire una vicenda intrisa di mistero e ambiguità .
Tuttavia, la situazione giuridica di Savu, che deve scontare la condanna per estorsione, solleva interrogativi sull’affidabilità delle sue dichiarazioni. Gli inquirenti dovranno valutare se le informazioni che il latitante intende fornire possano contribuire in modo significativo alle indagini sul delitto Poggi.
Un passo verso la veritÃ
L’arresto di Flavius Savu potrebbe rappresentare un tassello fondamentale per il ripristino della verità su una delle pagine più oscure della cronaca italiana. La sua collaborazione potrebbe fornire indizi preziosi per risolvere un delitto che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha lasciato una ferita aperta nella comunità di Garlasco. Le autorità competenti si preparano ora a seguire da vicino gli sviluppi della situazione, nella speranza di fare finalmente luce su una vicenda che ha coinvolto non solo la vittima, ma anche un’intera comunità , segnando in modo indelebile la sua storia.