Il surplus commerciale della Cina ha raggiunto 102,33 miliardi di dollari ad agosto 2023, superando le aspettative degli analisti che avevano previsto un surplus di 99,2 miliardi. Questo risultato segna un significativo incremento rispetto ai 91,29 miliardi registrati nello stesso mese del 2022. Le Dogane cinesi hanno reso noti i dati, evidenziando che le esportazioni continuano a superare le importazioni, un trend che caratterizza la bilancia commerciale del gigante asiatico negli ultimi anni.
Crescita delle esportazioni e rallentamento delle importazioni
Le esportazioni cinesi hanno mostrato una crescita del 4,4% su base annua, un dato positivo ma al di sotto delle attese di un incremento del 5%. Questo tasso di crescita è in frenata rispetto al +7,2% di luglio, suggerendo una parziale perdita di slancio. Gli analisti attribuiscono questa decelerazione in parte alla mancanza di una spinta significativa derivante dalla tregua tariffaria tra Cina e Stati Uniti, che aveva contribuito a un aumento dei flussi commerciali nei mesi precedenti.
D’altro canto, le importazioni cinesi sono cresciute dell’1,3%, anch’esse al di sotto delle previsioni che indicavano un incremento del 3%. Questo rallentamento è indicativo di una persistente debolezza della domanda interna, che continua a preoccupare economisti e responsabili politici cinesi. La crescita economica della Cina ha mostrato segnali di rallentamento, influenzata da vari fattori, tra cui:
- Politiche monetarie restrittive
- Misure di contenimento legate alla pandemia di COVID-19
Tensioni commerciali con gli Stati Uniti
Un aspetto significativo è il calo delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti, che hanno subito una riduzione del 33,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con una contrazione del 11,8% rispetto a luglio. Questo fenomeno è emblematico delle crescenti tensioni commerciali tra i due paesi, caratterizzate da un inasprimento delle politiche tariffarie e dei controlli sul commercio. Le importazioni dalla Cina agli Stati Uniti hanno registrato un calo del 16%, evidenziando una diminuzione della domanda statunitense per i prodotti cinesi.
In questo contesto, il surplus commerciale di Pechino con Washington si è ridotto a 20,32 miliardi di dollari ad agosto, rispetto ai 23,74 miliardi di luglio. Questa diminuzione ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità delle relazioni commerciali tra i due colossi economici. Nonostante ciò, la Cina ha cercato di compensare la perdita di flussi commerciali con gli Stati Uniti aumentando le proprie esportazioni verso altre aree geografiche.
Diversificazione dei mercati di esportazione
Le spedizioni verso l’Unione Europea sono aumentate del 10,4%, mentre le esportazioni verso i paesi dell’ASEAN (l’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico) hanno registrato un incremento annuale del 22,5%. Questi dati suggeriscono che, mentre le relazioni commerciali con gli Stati Uniti sono in difficoltà , la Cina sta cercando di diversificare i propri mercati di esportazione, mirando a regioni dove la domanda per i beni cinesi rimane forte.
Le autorità cinesi stanno monitorando attentamente questi sviluppi, poiché il commercio estero è un motore cruciale per l’economia nazionale. Il governo ha già annunciato misure per stimolare la domanda interna e sostenere le imprese esportatrici, in particolare quelle colpite dalle tensioni commerciali. Inoltre, le politiche fiscali e monetarie potrebbero essere adattate per incoraggiare la crescita e mitigare gli effetti negativi di un contesto internazionale sempre più complesso.
In conclusione, la situazione economica globale è in continua evoluzione, con molteplici fattori che influenzano i flussi commerciali e le dinamiche di mercato. Mentre la Cina cerca di stabilizzare la propria economia e mantenere un surplus commerciale positivo, il panorama internazionale rimane incerto, richiedendo una vigilanza costante e una risposta strategica alle sfide emergenti.