Francesco De Gregori, uno dei cantautori più amati della musica italiana, si prepara a incantare il suo pubblico con una serie di venti concerti che si terranno a novembre 2024 presso il Teatro Out-Off di Milano. Questo evento esclusivo, che accoglierà un pubblico limitato di circa duecento persone per ogni spettacolo, offrirà una scaletta unica, con oltre settanta brani raramente eseguiti dal vivo. Tra questi, si possono trovare pezzi come “Sento il fischio del vapore”, “Cose”, “Quattro cani”, “Pezzi di vetro”, “San Lorenzo” e “Il cuoco di Salò”. Questa scelta rappresenta un viaggio musicale che si distacca dalle consuete hit, per esplorare la ricchezza del suo repertorio meno conosciuto.
Il progetto è stato documentato nel film “Francesco De Gregori Nevergreen” di Stefano Pistolini, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. Pistolini ha sottolineato l’importanza di raccontare la storia attraverso la musica, piuttosto che attraverso interviste convenzionali. “Il filo narrativo del documentario si è sviluppato naturalmente attorno alle settimane di questi concerti”, ha spiegato, “concentrandosi sugli incontri nei camerini e nel backstage, trasformando le canzoni in veri e propri elementi narrativi”.
concerti intimi e brani poco noti
De Gregori ha dichiarato: “Molte persone vengono per le hit, ma ho capito che ci sono anche quelli che vogliono ascoltare brani meno noti”. Questo approccio mira a soddisfare entrambi i gusti, offrendo un’esperienza unica e profonda in un luogo così intimo come il Teatro Out-Off. “È un modo diverso di relazionarmi con le persone, di vedere le loro reazioni, piuttosto che sentire solo l’applauso”, ha aggiunto, enfatizzando la connessione con il pubblico.
collaborazioni significative
Tra i momenti salienti di questo progetto, c’è la collaborazione con artisti come Malika Ayane, Zucchero, Elisa Toffoli, Jovanotti e Luciano Ligabue. In particolare, il brano “Quelli che restano”, scritto da Elisa nel 2018 per un duetto con De Gregori, occupa un posto speciale nel cuore del cantautore. “Il nostro rapporto è ormai di lunga data e quando Elisa ha deciso di scrivere una canzone per me, mi ha colpito subito”, ha raccontato De Gregori.
l’arte e la pazzia
Un tema ricorrente nel pensiero di De Gregori è il legame tra arte e pazzia. “L’arte e la pazzia sono sempre state connesse”, ha affermato, sottolineando come spesso gli artisti più innovativi siano quelli che si discostano dalle convenzioni. De Gregori ha sempre nutrito una particolare predilezione per autori non allineati, rivelando che ciò che è definito mainstream tende a annoiarlo. “Da lettore, uno scrittore che ho amato molto fin da giovane è Celine“, ha aggiunto, indicando la sua inclinazione per opere che sfidano le norme.
Questa nuova serie di concerti e il documentario che la accompagna rappresentano non solo un omaggio ai cinquant’anni di carriera di De Gregori, ma anche un’opportunità per i fan di scoprire lati inediti della sua musica e della sua personalità. La sua abilità nel raccontare storie attraverso le canzoni e nel connettersi con il pubblico in modo così intimo è ciò che lo rende un’artista unico nel panorama musicale italiano. Con un repertorio che spazia dai classici alle perle nascoste, De Gregori continua a dimostrare che la musica è un viaggio senza fine, ricco di sorprese e scoperte.